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Italia, Spalletti: “L’assenze di Jorginho e Acerbi? Servono delle personalità nuove”

Angelo Salzano
Le parole del CT della nostra Nazionale

Nella conferenza stampa di oggi, Luciano Spalletti è tornato a parlare delle convocazioni per le gare contro Israele e Francia di Nations League, sottolineando il motivo dell'assenza di alcuni calciatori. Ecco le parole.

Spalletti, da Jorginho a Locatelli: il motivo delle tante assenze di lusso

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L'assenza di Locatelli dalle convocazioni: "Locatelli lo conosciamo bene e sta facendo bene, lui è dentro il gruppo che noi pensiamo possa far parte della Nazionale".

Su Ricci, Fagioli e Acerbi: "È codificabile cosa sa fare e il suo apporto, mentre Fagioli e Ricci hanno possibilità di un cambiamento totale nel farli giocare, hanno iniziato adesso e stanno crescendo. Devono ancora far vedere il loro livello e questo è un po' il ragionamento. È facile portare Acerbi, il suo rendimento è sicuro. Ma dobbiamo giocare una competizione tra due anni e cerchiamo delle personalità nuove. Da un giocatore di 27-28-30 anni sai cosa aspettarti, un giocatore di 20-22 anni può cambiare totalmente dandogli fiducia in competizioni che non ha giocato".

Perché Okoli e Brescianini? Per giocatori come Acerbi, Darmian e Jorginho porte definitivamente chiuse? "Le porte non sono mai chiuse per nessuno, ma è chiaro che voglio concedere questa prova a questi ragazzi e andremo a valutare che risultati si hanno. Questi ragazzi dovranno mostrare una voglia straordinaria di portare a casa anche una rimessa laterale e si andrà a vedere se si è pensato male oppure no. Okoli e Brescianini li ho chiamati perché è sempre il campo ciò che decide tutto. Okoli ha fatto vedere di avere una forza fisica ottima e velocità in campo aperto. Poi nelle valutazioni e nel posizionamento deve migliorare certe cose, ma quello è possibile. Mentre i cento metri in dieci secondi o li sai fare o non li sai fare".


Jorginho è fuori dalla Nazionale? "Per Jorginho è un po' lo stesso discorso fatto con Acerbi. Sicuramente ti dà la qualità nella gestione e attualmente è difficile ritrovare questo aspetto in altri calciatori. Ma io penso che ci sia qualcosa che ancora non è venuto fuori e possa fare anche meglio di quella qualità lì. Andando a cercare qualcosa di nuovo, voglio vedere se riesco a trovare qualcosa di più in quel ruolo. Poi sarà il campo a dar ragione a un modo di pensare o a un altro. Per quanto riguarda il pensiero dei calciatori, stiamo facendo conoscenze nuove. Con Calafiori facendolo giocare abbiamo trovato dei valori altissimi: se l'avessi gestito, non avrei trovato quelle qualità. Si fanno delle prove che in alcune casi possono esser azzardate... Ma Chiellini non c'è più, nel 2021 c'era Chiellini e va ritrovato in altri giocatori che noi portiamo e vogliamo capire se hanno determinate qualità".