"Le vittorie e i trofei nel calcio contano tantissimo. Però io sono contento di quello che siamo riusciti a creare, come sinergia, insieme alla società, alla squadra, ai tifosi. Io vivo a Milano da 3 anni, dopo 22 anni di Roma sono venuto e in tre mesi la gente che incontravo mi faceva i complimenti per come giocava la squadra. È il miglior complimento possibile".
Lo scudetto sarebbe il sesto trofeo con lei. È un ciclo che si può aprire o teme il precedente del Napoli?
"È un ciclo che deve proseguire, è normale che se arriva questo trofeo, e se arriva presto sarebbe il sesto in tre anni, il settimo in sette. Deve continuare, poi sappiamo che nel calcio le stagioni sono sempre diverse, ma abbiamo una dirigenza alle spalle che si sta muovendo perché si possa continuare, sapendo che io e la squadra pensiamo a questa stagione e non al 2024 o al 2025".
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