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interviste
BARCELONA, SPAIN - MARCH 12: The players of SSC Napoli look dejected at full-time following the team's defeat in the UEFA Champions League 2023/24 round of 16 second leg match between FC Barcelona and SSC Napoli at Estadi Olimpic Lluis Companys on March 12, 2024 in Barcelona, Spain. (Photo by Eric Alonso/Getty Images)
Ernesto Paolillo, l’ex direttore generale e Ad dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte.
“L’Inter è uscita da Madrid e dalla Champions un po’ stanca, anche psicologicamente, visto che ha giocato sino ai rigori, ma sono convinto e mi auguro che ci sia grande voglia di riscattarsi e di rifarsi in vista della gara contro il Napoli. Penso anzi che avrà mille motivazioni per rialzarsi e dimostrare la sua forza. I 49 punti di rimonta dell’Inter sul Napoli, ovvero i 31 di distacco di questo campionato e il -18 che i nerazzurri avevano dai partenopei alla fine dell’ultima stagione, sono figli dei meriti della squadra allenata da Inzaghi, che è cresciuta moltissimo in questi mesi come gruppo, come determinazione e come gioco che in fase d’attacco è molto piacevole, visto che partecipano in tanti alla manovra. È chiaro che l’ampiezza del distacco è amplificata molto dai demeriti del Napoli, che non si è ritrovato più come squadra. Quello che è successo va al di là della responsabilità dei singoli, siano essi allenatore, dirigenti o giocatori.
Per me si è dissolto il gruppo dello scorso anno, semplicemente non c’è più. È chiaro che gestire la stagione post scudetto non è mai facile. L’anno dopo la conquista del triplete l’Inter ebbe alcuni problemi per due fattori: per il cambio di allenatore e perché alcuni giocatori avevano minori motivazioni, erano mentalmente un po’ appagati. Immagino che sia accaduto questo, e anche con maggiore evidenza, nel Napoli. Non c’è stata accettazione e dei metodi dei nuovi allenatori, anche perché onestamente due cambi sono troppi. La percezione esterna, ma penso che dall’interno sia lo stesso, è che c’è stato una sorta di disarmo nel Napoli. È come se andato via Spalletti ci fosse stato un abbandono alla rincorsa di certi obiettivi. Questo non è certo accaduto in Aurelio De Laurentiis che vuole vincere sempre e tutto e ovviamente ha ragione”.
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