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interviste

Imparato: “La sconfitta col Milan è una supposta terapeutica, vi spiego”

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Il noto giornalista ha analizzato la sconfitta di ieri del Napoli guardando con ottimismo al futuro

Giovanni Montuori

Il giornalista Gaetano Imparato è intervenuto a Ottochannel (canale 16) nel corso della trasmissione “La Domenica Azzurra”, in programma ogni domenica alle 21 (per Pasqua la trasmissione andrà in onda sabato 8 alle 21), ed ha parlato della sconfitta del Napoli col Milan.

Imparato su Napoli-Milan

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Le parole di Imparato: "Per me il ko è stata una supposta terapeutica, perchè ora bisogna stringere i denti e reagire, non adagiarsi sui festeggiamenti o sull'euforia ma rispondere nel modo giusto. L'assenza di Osimhen è stata pesante ma paradossalmente per me è stata più grave quella di Olivera, che avrebbe garantito una maggiore capacità difensiva, specie su Diaz. Il Napoli non ha fatto il Napoli, era spezzato in due tronconi, lasciando campo e spazi agli avversari. Gli esterni difensivi erano in bambola, il centrocampo era in mano ai rossoneri, Kvaratskhelia ha giocato nella versione "egoista", in sostanza nulla è andato nel verso giusto.

La questione tifosi? Capisco tutte le ragioni, ma in un momento storico bisognerebbe trovare un compromesso per trovare una soluzione. Da una parte ci sono Questore e Società Napoli che vogliono rimettere ordine in curva, senza zone d'ombra ma controllando e schedando gli spettatori, dall'altra ci sono le ragioni degli ultras. Queste restrizioni secondo me serviranno adesso per punire i tifosi per gli incidenti in autostrada e in futuro si vorrà riportare ex novo un modo diverso di vendere i biglietti e di occupare gli spalti. Però agli amici tifosi dico: a noi conviene fare la figura dei cretini in un momento storico del Napoli? Dico ai ragazzi perbene che sono coinvolti in questa querelle che certamente non ce l'hanno con voi ma con i pochissimi che lucrano o infrangono il codice penale. Quelli che stavano a Piazzale Tecchio per la stragrande maggioranza sono perbene e per questo rischiano di farsi strumentalizzare da pochi. Così facendo andiamo contro i nostri interessi, rinviamo la protesta ad un altro momento e pensiamo a gioire".