Quanto vale il Bari in B?
«Difficile dirlo. Ci sono vari criteri per stabilirlo. Siamo sui 50-60 milioni, e chiaramente incide molto il valore del brand».
In caso di C sarebbe secondo lei conveniente vendere il club?
«Vendere con la società in C significa cedere al minor prezzo possibile. In ottica finanziaria, sicuramente converrebbe mantenerla, anche perché c’è lo spazio regolamentare concesso alle multiproprietà».
Secondo lei perché il Bari è arrivato a questo punto?
«C’è un parallelo tra quanto è accaduto al Bari ed al Napoli. Sono stati fatti acquisti sbagliati ed è mancata la coesione di intenti che deve partire dal management. I cambi di allenatore sono sempre un terno al lotto perché non sai mai che tipo di riscontro ci può essere nello spogliatoio. E poi c’è la difficoltà di correggere errori dinanzi a risultati sempre più negativi, anche al di là di ciò che ci si potesse aspettare».
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