L'ex portiere del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sportitalia
Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sportitalia.
Un giudizio sul percorso di Sarri con i biancocelesti?
“Sono un Sarriano sfegatato… Lo seguo dai tempi del Sorrento e il suo modo di allenar emi è sempre piaciuto. Mi rivedo in tante delle sue idee. Devo dire che, se valutiamo la gara con il Bayern, non c’era partita. Siamo stati ingannati dal risultato dell’andata, ma era davvero difficile pensare di portare a casa la qualificazione. Forse, la Lazio ha avuto un atteggiamento troppo remissivo. Si poteva pensare di avere maggiore coraggio nel giocarsi la partita. Per quella che è la filosofia di Sarri, è un atteggiamento inusuale”.
Contro il Barcellona il Napoli non potrà concedere le tante occasioni che la Juventus ha vantato nella sfida del Maradona. La gara contro il Torino è un test importante, prima del ritorno di Champions?
“Con la qualità dei blaugrana non si può pensare di concedere così tante occasioni. Non si potrà sbagliare neanche una virgola, dovrà essere un Napoli perfetto. La gara contro il Torino è importante soprattutto per garantire continuità. Trentuno gol sono tanti per quella che è stata una squadra perfetta nella passata stagione. Spesso, ci sono giocatori che fanno la differenza, e agli azzurri manca un certo Kim. Oggi, tuttavia, c’è un allenatore, come Calzona, che sa lavorare molto bene sulla linea difensiva. Non va dimenticato, però, anche il lavoro di Mazzarri e Pondrelli. Credo che Walter abbia pagato l’assenza di un giocatore come Osimhen. Bisogna ricordare che il nigeriano consente agli esterni di giocare uno contro uno”.
Calzona sta incidendo sulle prestazioni degli azzurri?
“In un calcio moderno, l’allenatore incide molto di più. Un tecnico deve entrare nella testa dei ragazzi. Fino a vent’anni fa si viveva il quotidiano in modo diverso. Oggi, ci sono tante distrazioni che possono portare a lavorare in modo diverso. Quello di un allenatore è un lavoro anche sula testa”.