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Iacomino: “Osimhen? Giocatore indiscutibile. Ho visto giocare Natan: sarò sincero…”

Alex Iozzi

Il talent scout si è espresso in merito al deludente inizio di stagione degli azzurri: focus in particolare sul neoacquisto Natan

Gigi Iacomino, talent scout di professione, è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio rilasciando alcune dichiarazioni in merito all'inizio di stagione degli uomini di Rudi Garcia.

Napoli, le parole di Iacomino a 1 Station Radio

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Di seguito, un estratto dell’intervista:

Che Napoli ha visto nelle prime settimane di campionato?

“Tutti i tifosi devono dimenticare il Napoli dello scorso anno. Una stagione irripetibile… Con il cambio di allenatore, poi, cambia la preparazione atletica, lo staff e le metodologie di lavoro. C’è un mondo di differenza. Sarà un Napoli diverso, che cercherà la verticalizzazione immediata, meno fraseggio e con meccanismi di difesa nuovi e da rodare”.

Questo Napoli può trovare nuova linfa inserendo i nuovi calciatori, come Lindstrom e Natan?

“I nuovi possono contribuire ad un cambio di marcia, sicuramente. Ho visto Natan nel Bragantino, poco prima del passaggio in azzurro. Sarò sincero, non mi piacque molto su aspetti tecnici come l’impostazione e la marcatura. A mio avviso, un ragazzo che gioca nel Bragantino, non un top club brasiliano, non può inserirsi subito in una squadra campione in carica. Lindstrom, invece, è un giocatore molto forte. Un’ala che fa della velocità la sua forza, ed in grado di disimpegnarsi in movimenti che mettono sempre in difficoltà gli avversari”.

In che modo il Braga può mettere in difficoltà il Napoli?

“Le squadre portoghesi la mettono sempre sull’intensità e la corsa. Inoltre, le squadre lusitane pressano sempre molto alte. Potrebbe essere fondamentale saltare la prima linea di pressione”.


Il calo della squadra può dipendere dallo scarso feeling con l’allenatore?

“Come ho detto, con il cambio in panchina cambia un mondo. Ci sono tante differenze, e tanti modi di rapportarsi. Ci vorrà tempo per compattarsi e conoscersi. Tuttavia, anche il pareggio in rimonta del Marassi, contro una squadra valida ed in un ambiente incandescente, significa molto. Non mi affretterei in giudizi precoci, dunque. Un successo contro il Braga, inoltre, può determinare un nuovo cambio di passo, per la squadra ed il tecnico”.

Che calciatore è Augustìn Martegani?

“L’ho visto più volte in Argentina. Anche se non parliamo di un titolare, credo gli manchi ancora fisicità e forza. Non può garantire un contributo importante, in termini di forza e realizzazione".

La Salernitana riuscirà a salvarsi?

“E’ una situazione di classifica particolare. La Salernitana ha evidenziato diverse difficoltà anche nell’ultima sfida. Spesso ci si affida spesso a Candreva. Antonio, però, ha 36 anni, non può fare tutto lui… La squadra non riesce a trovare i meccanismi della scorsa stagione. Emblematico è il caso di Dia”.

Qual è la squadra favorita dopo le prime giornate?

“L’Inter ha fatto un mercato da dieci, non incentrato sulle cosiddette figurine. Frattesi è stato un ottimo acquisto, Pavard è un nazionale francese che non rientrava più nei piani del Bayern. Soprattutto, mi chiedo come si faccia a non approfittare dell’affare Thuram… L’Inter è una squadra che sta lavorando bene, non c’è nulla da dire. Anche se siamo all’inizio del campionato, i nerazzurri credo siano la squadra che convince di più. La favorita numero uno per il titolo. Sento spesso parlare dei tanti impegni, ma se si può contare su una squadra forte, non esistono limiti di calendario”.

Chukwueze potrebbe esordire dal 1' proprio questa sera.

“Quando si parlava di figurine…. È stato presentato in pompa magna come un acquisto che avrebbe dovuto fare la differenza. Ciò detto, sono curioso di vederlo nel suo esordio di questa sera. D’altronde, il Milan può fare bene contro il Newcastle. Uno dei problemi del Milan è il tecnico, non visto come un vincente dalla società”.

Osimhen si riconfermerà ai livelli della scorsa stagione?

“Molto dipenderà dalla capacità della squadra di assimilare le nuove proposte dell’allenatore. Se non si crea feeling tra tecnico e calciatore, e tra calciatori e proposte dell’allenatore, è difficile riuscire a realizzare con regolarità. Il nigeriano potrebbe siglare qualche gol in meno, senza che questo metta in discussione il suo spessore”.


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