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Hamsik: “Napoli, occhio all’Inter! Su Sarri, De Laurentiis e Maradona…”

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Il club azzurro, la città, la casa a Castel Volturno, il nuovo lavoro con la Nazionale slovacca e la Serie A appena iniziata
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Marek Hamsik ha smesso i panni del giocatore questa estate, per indossare quelli di tecnico, vice di mister Calzona sulla panchina della sua Slovacchia. Oggi l'ex Napoli ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi del Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Sulla nuova esperienza professionale "Ho un percorso da fare, c’è stata questa possibilità e l’ho colta. Sono, chiaramente, legato alla mia terra e non mi sembra vero poter restituire operativamente l’affetto che chiunque mi ha fatto sentire (...) Calzona era il vice di Sarri, ma lo faceva in maniera attiva e propositiva, con idee di gioco che adesso valgono risultati per la Slovacchia. La nostra Federcalcio ha avuto la bontà di credere in lui e ora c’è entusiasmo, condivisione da parte di tutti, soprattutto dei calciatori, che sono attratti"


Su Napoli, dove mantiene una casa a Castel Volturno "Sono italiano dentro, perché la mia vita si è sviluppata per venti anni in una terra in cui mi hanno voluto bene e tanto. Vengo spesso a Napoli, ci sono stato tre giorni in questa estate, e ci tornerò - magari a Natale - per almeno due settimane. Ho amici, interessi, sentimenti"

Sulla partita d'addio "Mai dire mai. Ci avevano pensato al Trabzonspor, ma in estate sarebbe stata un’impresa. Può darsi la faccia al “Maradona”, ne ho parlato con De Laurentiis, capiremo rapidamente se ci sono le condizioni, perché i calendari così intasati non facilitano l’organizzazione"

Sulle ambizioni tricolore per la stagione appena iniziata "Alla terza giornata di campionato non si può dire, si rischiano figuracce, come ha insegnato il Napoli di Spalletti. Però l’Inter è partita molto bene, viene dalla finale di Champions, quindi ha consistenza e proverà a strappare il titolo al Napoli. Non dimentico Milan e Juventus, i valori delle squadre si conoscono, Garcia ha uomini di spessore, un progetto che va avanti ormai da un decennio, Osi e Kvara; però anche le altre sono attrezzate"

Sulla mancata vittoria a Napoli "Mi sarebbe piaciuto riuscirci con il Napoli, per vivere l’entusiasmo di quella città che sento mia. Ma ho avuto modo di sentirmi felice egualmente, perché le Coppe Italia e la Supercoppa non si dimenticano. E anche tutte le emozioni che comunque abbiamo condiviso"

Un allenatore su tutti? "Dico Sarri, nonostante fosse molto impegnativo, per così dire. Ci diceva tante cose, a volte mi chiedevo anche: ma perché? A cosa ci servono? Ci riempiva la testa, se posso usare una frase che può rendere bene il concetto. Aveva ragione lui, probabilmente"

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