Puntare su Calzona è stata una buona idea.
«Mi colpisce il suo modo di motivare la squadra, usa sempre parole giuste in campo e fuori. Avevo lavorato con lui a Napoli quando era il vice di Sarri e tatticamente gli assomiglia. Per questo posso aiutarlo, conosco bene il suo modo di giocare. La Slovacchia di Calzona ha un’ottima preparazione e ha sempre un atteggiamento propositivo: è una squadra che non pensa solo a difendersi».
Come ha ritrovato Calzona dopo il doppio incarico con il Napoli? Era arrabbiato?
«Carico a mille, direi. Nelle ultime due amichevoli abbiamo vinto per 4-0 con San Marino e il Galles, che è molto più avanti di noi nel ranking. Calzona ci sta dando con il suo staffforza e energia».
E Hamsik?
«Studio e do una mano in tutti i modi che posso: assistente tecnico e un po’ factotum. Porto anche i birilli in campo, come faccio nella mia Academy con 400 ragazzi. Ma qui siamo agli Europei».
Chi è il nuovo Hamsik della Slovacchia? Lobotka?
«Lui è la nostra mente: sappiamo che ha avuto una stagione difficile a Napoli, ma è in gamba, intelligente, per me già un top player, migliorato pure nella fase difensiva. Infatti piace al Barcellona. Ma abbiamo altri leader: Skriniar, Hancko. E tanti giovani da vetrina, pure per l’Italia».
A Napoli però aspettano lei, lo sa?
«Potevo tornarci con Calzona, ma non me la sono sentita. Ho un percorso da seguire, ogni cosa a suo tempo».
Che idea si è fatto della crisi del Napoli?
«Un calo ci poteva stare, il Napoli veniva da una stagione pazzesca: lo scudetto e il miglior calcio d’Europa. Ma non sono riusciti a limitare i danni».
Da ex capitano del Napoli, cosa pensa della richiesta di andar via di Di Lorenzo?
«Sono un po’ sorpreso, è sempre stato benvoluto dai compagni ed è un idolo dei tifosi. Mi dispiacerebbe...».
Intanto è arrivato Conte.
«Significa che gli errori sono stati capiti. Conte ha personalità, è una scelta giustissima. La società gli darà una squadra forte, per tornare subito in Champions. Non so con quale modulo giocherà il Napoli, sono curioso pure io».
Può ripetere i risultati di Spalletti?
«Non si sa mai, parlerà il campo, però ho condiviso la scelta di Conte: con lui a Napoli c’è di nuovo entusiasmo».
Spalletti in Nazionale come lo vede, invece?
«Nella sua carriera Spalletti è sempre stato forte e preparatissimo, non fallirà. L’Italia ha un girone tosto, ma nei grandi tornei va spesso avanti. È tra le favorite e può me può difendere il titolo, anche se è un gradino sotto Inghilterra e Francia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA