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Hamsik: “Potevo tornare a Napoli con Calzona, ma non me la sono sentita. Su Conte…”

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Le dichiarazioni del grandissimo Marechiaro
Filippo Maddaloni

Nel corso di una lunga intervista per La Repubblica, Marek Hamsik, leggenda del Napoli, ha toccato vari temi. Lo slovacco, in ritiro con la sua Slovacchia, ha infatti parlato dei partenopei, di Conte, del rapporto con Calzona e molto altro. Di seguito le dichiarazioni di Marechiaro.

Hamsik: "Potevo tornare a Napoli ma non ero pronto. Conte? Sono entusiasta"

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Studia già da tecnico, Hamsik?

«Sì, il mio futuro lo vedo in panchina. A settembre parteciperò a Coverciano al corso Uefa Pro e nella mia Academy ho già fatto il vice nella squadra maggiore. È un ruolo che mi affascina».


C’è tanta Italia nella Slovacchia: l’aiuta ad aver meno nostalgia di Napoli?

«Quella c’è sempre, ogni giorno. Ci sto tornando meno spesso di quello che vorrei, ma appena finiscono gli Europei farò sicuramente un salto a Napoli».

In nazionale le tocca fare pure il traduttore: nello spogliatoio si parla più in slovacco o in italiano?

«Metà e metà, tanti ragazzi iniziano a capire anche l’italiano: altrimenti faccio io un po’ da interprete e aiuto lo staff».

Puntare su Calzona è stata una buona idea.

«Mi colpisce il suo modo di motivare la squadra, usa sempre parole giuste in campo e fuori. Avevo lavorato con lui a Napoli quando era il vice di Sarri e tatticamente gli assomiglia. Per questo posso aiutarlo, conosco bene il suo modo di giocare. La Slovacchia di Calzona ha un’ottima preparazione e ha sempre un atteggiamento propositivo: è una squadra che non pensa solo a difendersi».

 

Come ha ritrovato Calzona dopo il doppio incarico con il Napoli? Era arrabbiato?

 

«Carico a mille, direi. Nelle ultime due amichevoli abbiamo vinto per 4-0 con San Marino e il Galles, che è molto più avanti di noi nel ranking. Calzona ci sta dando con il suo staffforza e energia».

E Hamsik?

«Studio e do una mano in tutti i modi che posso: assistente tecnico e un po’ factotum. Porto anche i birilli in campo, come faccio nella mia Academy con 400 ragazzi. Ma qui siamo agli Europei».

Chi è il nuovo Hamsik della Slovacchia? Lobotka?

«Lui è la nostra mente: sappiamo che ha avuto una stagione difficile a Napoli, ma è in gamba, intelligente, per me già un top player, migliorato pure nella fase difensiva. Infatti piace al Barcellona. Ma abbiamo altri leader: Skriniar, Hancko. E tanti giovani da vetrina, pure per l’Italia».

A Napoli però aspettano lei, lo sa?

«Potevo tornarci con Calzona, ma non me la sono sentita. Ho un percorso da seguire, ogni cosa a suo tempo».

Che idea si è fatto della crisi del Napoli?

«Un calo ci poteva stare, il Napoli veniva da una stagione pazzesca: lo scudetto e il miglior calcio d’Europa. Ma non sono riusciti a limitare i danni».

Da ex capitano del Napoli, cosa pensa della richiesta di andar via di Di Lorenzo?

«Sono un po’ sorpreso, è sempre stato benvoluto dai compagni ed è un idolo dei tifosi. Mi dispiacerebbe...».

Intanto è arrivato Conte.

«Significa che gli errori sono stati capiti. Conte ha personalità, è una scelta giustissima. La società gli darà una squadra forte, per tornare subito in Champions. Non so con quale modulo giocherà il Napoli, sono curioso pure io».

Può ripetere i risultati di Spalletti?

«Non si sa mai, parlerà il campo, però ho condiviso la scelta di Conte: con lui a Napoli c’è di nuovo entusiasmo».

Spalletti in Nazionale come lo vede, invece?

«Nella sua carriera Spalletti è sempre stato forte e preparatissimo, non fallirà. L’Italia ha un girone tosto, ma nei grandi tornei va spesso avanti. È tra le favorite e può me può difendere il titolo, anche se è un gradino sotto Inghilterra e Francia».