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interviste

Hamsik: “Se De Laurentiis chiamasse, difficile dire no. Anno buono? Non si dice…”

Domenico D'Ausilio

L'ex capitano azzurro si racconta a Dazn

Marek Hamsik, ex capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Dazn soffermandosi sul rapporto con De Laurentiis e i suoi vecchi allenatori.

Hamsik su De Laurentiis

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"De Laurentiis? Non parlo tanto ma l'ho sempre fatto con serenità e senza problemi. Si parla anche del dopo mia carriera. L'ho sentito a inizio anno, mi ha detto: 'quando finisci col calcio giocato fammi sapere e parliamo di futuro insieme'. Se mi chiamasse sarebbe difficile dire di no".

Sui vecchi allenatori

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Modello? Mi piace Guardiola, ma Sarri mi ha lasciato il segno. Mazzarri? Diede un'identità di gruppo forte, vincemmo la Coppa Italia dopo 20 anni, non dimenticheremo mai quella festa. Napoli esplose. Con Lavezzi e Cavani uno dei tridenti più forti che il Napoli abbia mai avuto. Il Pocho e Cavani poi hanno fatto una carriera incredibile passando al Psg. Benitez? Un grande allenatore, con lui sono arrivati Albiol, Reina, Higuain. Sarri? Per tre anni abbiamo giocato sempre a due tocchi, immagina a che velocità di pensierlo devi muovere la palla. Come calciatore mi sono divertito, tutta l'Europa ci seguiva, era Play Station, si giocava a memoria. Se facevo un tocco in più si fumava 50 sigarette (ride, ndr).

Sullo scudetto perso nel 2018 e il Napoli attuale

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Scudetto perso nel 2018? Eravamo ad un passo, un peccato a non riuscirci. Dispiace ma è andata così, questa è la vita. Alla fine sono riuscito a vincere un scudetto, purtroppo non a Napoli. Koulibaly, Insigne, Mertens via? Incredibile vedere il Napoli senza tre importanti giocatori. Per i tifosi è stato un peccato ma bravo il Napoli che ha preso giocatori che giocano alla grande come Kim, Kvaratskhelia, Osimhen. Kvara? Ha facilità di dribbling incredibile, è tra i migliori al mondo. Anno buono? Non si dice, ma stanno devastando tutti in campionato, stanno andando come il treno. Spero continui ad andare così veloce. Spalletti? L'ho sentito quando stava per firmare col Napoli, mi chiedeva di Lobotka e mi diceva: parlagli e digli di stare tranquillo perché giocherà e tornerà quello del Celta Vigo. Aveva ragione".