I possibili motivi
—"Era forse geloso perché io sono stato allenatore? Ma non avevo nessuna intenzione di allenare e del resto con gli altri tecnici viola, da dirigente, non ho mai avuto problemi, da Montella a Rossi e Mihajlovic. Riconosco che nel girone di andata la Fiorentina con lui ha espresso un grande calcio. Tatticamente? Un tecnico molto duttile, sa gestire bene la squadra, adattandola all’avversario ma anche imponendo il suo gioco in casa e fuori. Binomio Napoli-Paulo Sousa? Venire a Napoli dopo Spalletti è dura, anche se nel calcio certi rischi vanno accettati".
Sullo scudetto
—"Lo scudetto del Napoli è stato uno dei titoli più meritati di sempre, dobbiamo alzarci ancora oggi in piedi e dire che forse mai scudetto è stato più meritato, sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto, per la bellezza del gioco espresso, con i miei amici ci radunavamo solo per vedere il Napoli. Anche i tifosi delle altre squadre, se sono onesti, devono riconoscerlo. Uno scudetto mai messo in discussione. Spalletti ha avuto enormi meriti a mettere insieme il gruppo dopo le cessioni eccellenti della scorsa estate e lo ha cementato in poco tempo, dando un gioco incredibile”.
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