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Genoa, Gudmundsson: “Amavo Maradona, era un giocatore incredibile. Sul mio futuro…”

Raffaele Troiano
Intervistato ai microfoni di Sky Sport, il calciatore rossoblù ha parlato della sua enorme stima nei confronti della leggenda argentina, ma non solo: le sue parole

Albert Gudmundsson, giocatore del Genoa, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport, dove ha parlato di Diego Armando Maradona, del suo futuro ma non solo. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Genoa, Gudmundsson: "Maradona? Lo amavo, era davvero incredibile!"

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Di seguito le dichiarazioni Albert Gudmundsson ai microfoni di Sky Sport: "La vita a Genova? Ci sono molti scooter qui. Una volta, nel giorno in cui stavamo festeggiando la promozione in Serie A, c’è stato un tifoso che si era offerto di riaccompagnarmi in centro, così io sono salito sul motorino dietro di lui, e sono tornato a casa. Penso che vivere nel centro storico, tra i vicoli, ti metta in maggiore connessione con la città, con la cultura italiana".

Su Maradona: "Perché ho una maglia con Maradona? Sono un tifoso di calcio, amo questo sport, il calcio è stato il mio primo amore. Non ho mai visto Maradona giocare, non l’ho mai visto con i miei occhi, dal vivo. Ma ho visto alcuni filmati, ed era un giocatore incredibile. Io non sono ai suoi livelli, ma non sono così male…(ride)".

Sui tifosi: "Se mi disturba essere fermato per foto o autografi? Vengo dall’Islanda, e lì si conoscono tutti. Quando si cammina per le strade islandesi, si saluta ogni persona perché o sono tuoi parenti o tuoi amici. Quindi quando cammino nel centro di Genova e le persone mi fermano e mi salutano, non mi infastidisce, anzi, è una cosa molto amichevole e carina. E ti dirò, c’è sempre stato molto rispetto anche da parte dei tifosi della Sampdoria".


Sulla sfida contro la Juventus: "Il mio primo gol con la maglia del Genoa è stato contro la Juve, due anni fa a Marassi, ho provato grandi emozioni. E ho segnato anche quest’anno in casa. Dobbiamo ragionare da squadra, è importante fare risultato, non segnare. Domenica non sarà facile ma scendiamo in campo sempre per provare a vincere".

Sul battibecco con Retegui per il rigore con la Salernitana: "Abbiamo grandi specialisti in squadra, sia io che Mateo vorremmo tirarli. Prima di ogni partita c’è sempre una lista con i nomi e il mio era il primo. Ma capisco Mateo. Ho raggiunto il record di Milito, ultimo ad andare in doppia cifra per due campionati consecutivi. Lui era un giocatore fantastico".

Sul futuro: "Se giocherò con Koopmeiners alla Juventus l’anno prossimo? Nel calcio mai dire mai ma non lo so. Non conosco il suo futuro e a dire la verità neanche il mio. Sarebbe comunque bello giocare di nuovo con lui".


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