"La FIGC è al fianco degli arbitri italiani e lo sarà sempre mostrando vicinanza verso le migliaia di arbitri che molto probabilmente poco si interessano di questioni politiche, ma che rischiano di ricevere insulti e vili aggressioni a causa di una vera e propria piaga sociale. A loro in particolare noi dobbiamo promettere solennemente ulteriori interventi di sistema per disincentivare questi comportamenti beceri. Ho impugnato personalmente delle decisioni della giustizia sportiva che non ritenevo congrue rispetto alla gravità degli avvenimenti. Quanto fatto fino ad oggi non basta, saremo ancora più incisivi. Mi farò interprete di un’ulteriore valutazione per trovare il modo per disincentivare questi atti criminali. Gli arbitri italiani sono un’eccellenza da valorizzare, non è un caso che ci siano nostri arbitri come Rosetti e Collina ai vertici di UEFA e FIFA".
"La FIGC ha tutto l’interesse che ci sia un’AIA forte e autonoma e che sappia pienamente distinguere l’aspetto tecnico da quello politico, che sappia parlare di crescita arbitrale senza pensare alle dispute elettorali. Il rispetto delle regole ci deve essere prima di tutto tra di voi. Non abbiate timore, siate voi stessi e siate arbitri nel vero senso della parola. Continuate a credere nei valori che vi rappresentano con fiducia e serenità, voi siete la spina dorsale del nostro movimento calcistico. Avrei personalmente voluto abbracciare affettuosamente Carlo Pacifici, un signore del genere nel mondo del calcio ha bisogno di essere tutelato e valorizzato”.
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