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interviste

Pedullà: “Gravina doveva dimettersi dopo quanto successo a Palermo”

Luca Buonincontri
L'esperto di calciomercato commenta la ricandidatura di Gravina

Pedullà: "Gravina doveva dimettersi dopo la notte di Palermo"

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"Credo che oggi non ci sia una notizia peggiore nel mondo calcistico di una ricanditatura per il terzo mandato di Gabriele Gravina. Era nell'aria, perchè lo aveva fatto capire e lo ha certificato nelle ultime ore. Il problema non è che lui si ricandidi, ma che possano permetterglielo. Quelli che si lamenteranno nel momento in cui a febbraio la candidatura diventerà elezione per il terzo mandato dovranno stare in silezio, perchè a loro sta bene così. Quello che è successo dalla notte di Palermo in poi, dalla notte in cui noi siamo stati presi a schiaffi e quando siamo diventati rossi per la vergogna, una situazione normale avrebbe visto un presidente andare in conferenza stampa per dire: "Io mi dimetto" come aveva fatto Tavecchio e come avevano fatto i suoi predecessori. Le riforme sarebbero state la riscrittura di un nuovo regolamento. Un presidente federale è lì per dare un senso alle cose che non sono andate. Sarebbe bastato questo. Per questo motivo io lo ritengo per distacco il peggiore presidente della storia italiana Giococalcio".