Pedullà: "Gravina doveva dimettersi dopo la notte di Palermo"
—"Credo che oggi non ci sia una notizia peggiore nel mondo calcistico di una ricanditatura per il terzo mandato di Gabriele Gravina. Era nell'aria, perchè lo aveva fatto capire e lo ha certificato nelle ultime ore. Il problema non è che lui si ricandidi, ma che possano permetterglielo. Quelli che si lamenteranno nel momento in cui a febbraio la candidatura diventerà elezione per il terzo mandato dovranno stare in silezio, perchè a loro sta bene così. Quello che è successo dalla notte di Palermo in poi, dalla notte in cui noi siamo stati presi a schiaffi e quando siamo diventati rossi per la vergogna, una situazione normale avrebbe visto un presidente andare in conferenza stampa per dire: "Io mi dimetto" come aveva fatto Tavecchio e come avevano fatto i suoi predecessori. Le riforme sarebbero state la riscrittura di un nuovo regolamento. Un presidente federale è lì per dare un senso alle cose che non sono andate. Sarebbe bastato questo. Per questo motivo io lo ritengo per distacco il peggiore presidente della storia italiana Giococalcio".