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Caso AIA, Le Iene interrogano Gravina: “Chi denuncia ci metta la faccia, senza paura”

Gravina
Intervenuto ai microfoni de Le Iene, ecco un'anticipazione del servizio che andrà in onda questa sera: protagonista il presidente della FIGC
Raffaele Troiano

Le Iene continuano la loro indagine sulla sistema arbitrale del campionato di Serie A. Dopo le rivelazioni dell'arbitro anonimo sull'AIA, è stato intervistato Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che ha risposto alle domande dei giornalisti del programma televisivo. Ecco un'anticipazione sul servizio che andrà in onda questa sera, riportata dalla nostra redazione!

Caso arbitri, Le Iene interrogano Gravina: "Chi denuncia ci metta la faccia"

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Di seguito le dichiarazioni di Gabriele Gravina ai microfoni de Le Iene: "Allora, le denunce, a mio avviso, rappresentano un atto di coraggio, da apprezzare, ma devono essere denunce fondate. Possibilmente diciamo da soggetti non incappucciati, noi preferiamo, voglio dire, la massima trasparenza. L'arbitro anonimo non deve aver paura".


Sulla concessione della salvaguardia: "Eh no, attenzione, le norme di salvaguardia sono a tutela della verità, non delle calunnie. Noi per questo abbiamo voluto comunque presentare un esposto. Perché se quelle cose che sono state denunciate, evidenziate, dovessero corrispondere al vero, saranno perseguite, ma devono essere vere, quindi gli arbitri hanno tutto il diritto e il dovere, anzi sottolineare più il dovere che il diritto, di poter rappresentare queste criticità, lo devono fare con la massima trasparenza. Se sono vere non hanno nulla da temere, anzi, noi apprezziamo questo gesto".

Sulle possibili ripercussioni: "Se parli sei fuori? Non è vero perché sei fuori se tu calunni. Ma se tu partecipi nel nostro sistema, dai un contributo per migliorare l'organizzazione del nostro sistema, credo che non ci sia tutela migliore che la tutela del proprio diritto a rappresentare la verità. Se rivelasse la sua identità continuerebbe ad arbitrare? Assolutamente sì. Io ne sono convinto. Sono certo perché ci sono delle condizioni che noi comunque dobbiamo salvaguardare. Giustamente voi fate il vostro lavoro, vi seguiamo con grande simpatia. Noi dobbiamo stare attenti all'equilibrio di un'associazione molto delicata. Non possiamo permettere che ci possano essere delle strumentalizzazioni o comunque delle verità artefatte che poi vanno ad intaccare l'equilibrio del nostro sistema. Se c'è verità, la verità emerge sempre e noi la tuteliamo".

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