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interviste
Aurelio De Laurentiis e Mattia Grassani (Photo by Getty Images)
Il legale del Napoli, Mattia Grassani, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Crc sui temi attuali in casa azzurra e non solo. A seguire le sue principali parole.
"L'iniziativa della Procura Federale in merito all'inchiesta della Juventus non ce l'aspettavamo, ci ha colto di sorpresa. Capita rarissimamente di dover riaprire un'inchiesta chiusa. Il procuratore federale ha deciso di riaprire l'indagine là dove la si era lasciata, ovvero con i primi due gradi della giustizia sportiva i quali avevano detto che se anche i prezzi di alcuni calciatori non corrispondevano ai valori attributi, non c'è un algoritmo certo che stabilisce quanto valga esattamente un giocatore. Adesso che sono state lette le 106 pagine dell'indagine si dice che ci sono elementi sufficienti per riaprire il caso. Il verdetto è stato prosciolto perché non c'è un reato di plusvalenza nel mondo sportivo".
Illecito Juve
"Sembra che la volontà di riaprire il filone si basa sulla consapevolezza dei soggetti coinvolti di commettere un illecito. L'epicentro è la Juve ma coinvolge anche altri club. Non si discute sul valore dei giocatori ma sul finalizzarli a sistemare o meno il bilancio. Adesso è prematuro dire se il calcolo dell'illecito corrisponde ad una cifra grazie alla quale la Juve si è potuta iscrivere al campionato. Anche perché nelle carte finali non c'è scritta la cifra esatta. Quindi non è dato sapere se si concluderà con un proscioglimento, un'ammenda, penalizzazioni in classifica o addirittura esclusioni dal campionato. Non abbiamo elementi tali da poterlo dire oggi. In questo momento oltre qualche breve intercettazione, pizzino, frase estrapolata, non è venuto fuori ancora nulla di importante. Vediamo cosa verrà fuori, aggiungendo questo filone allo scandalo che ha coinvolto i vertici societari bianconeri".
"Il Napoli è stato già prosciolto da quel filone che, come ripetiamo, si è già concluso. C'era anche il Chievo ma è fallito quindi anche i clivensi non saranno tirati in ballo. Al momento, dunque, gli azzurri sono gli unici ad essere presenti nel filone ma la loro posizione non è stata di nuovo tirata in ballo. Proprio perché si tratta di un caso a sé, quello di Osimhen, che non c'entra nulla con la Juventus. Questa è una cosa molto importante perché significa che l'operazione che ha portato il nigeriano in azzurro è cristallina e senza macchie. Anche perché parliamo di un giocatore che oggi vale almeno 100 milioni di euro, e averlo portato al Napoli con una cifra tra i 50 e i 70 milioni di euro, dimostra il suo reale valore di mercato e non si è fatta nessuna plusvalenza fittizia. C'è stato un incremento del 30/40% del suo valore iniziale. Anche per questo, credo, che la Procura abbia considerato questa storia chiusa".
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