“La partenza è stata altalenante, come tutte le big: non c’è stata nessuna che è andata in fuga. Sarà una partita viva. Questa vittoria col Venezia, darà fiducia al Milan: sono curioso di vedere come reagiranno i rossoneri”.
Giocare senza centravanti è stato problematico, sia per il Milan che per il Napoli…
“Il Napoli ha trovato Lukaku, ora nel Milan c’è Abraham: sono dei punti di riferimento, a prescindere dal gol, ma anche per certe dinamiche di gioco”.
Napoli sempre col bilancio attivo in questi vent’anni…
“Sarebbe bello continuare a vincere, magari la Champions. Ci sono, però, le basi ottime per fare grandi cose. Il campionato, quest’anno, è molto aperto. L’Inter è la favorita, perché ha cambiato meno di tutte”.
A proposito di Inter: può sentire la pressione di essere la più forte?
“L’importante è non avere la pancia piena: questo potrebbe essere l’effetto collaterale. Non credo possa succedere perché l’Inter è una squadra forte. Possono esserci momenti di calo ma niente di preoccupante. Per me l’Inter è la favorita, ma dopo vedo il Napoli”.
Per un giocatore è più facile la settimana tipo o giocare per tre giorni?
“Sicuramente la settimana tipo, perché fisicamente, giocare ogni tre giorni, può essere logorante. Un giocatore vorrebbe giocare tutti i giorni, ma alla lunga è difficile. Anche per un allenatore, è molto meglio giocare una volta a settimana. Per il Napoli questo è significativo”.
Con Lukaku, il Napoli dove guadagna e dove perde?
“Guadagna in fisicità: ha sempre un giocatore di riferimento per poter innescare gli esterni, Kvara e Politano. Lukaku può servire palloni d’oro, deve migliorare la loro intesa, ma deve ancora allenarsi bene per poter giocare tutta la stagione in ottima forma: lui è veramente indispensabile per il Napoli. È un vero punto di riferimento perché ti fornisce la possibilità di un gioco in più, quello della palla lunga, di far salire la squadra”.
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