Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

interviste

Giuliani: “De Laurentiis ha lanciato due messaggi dichiarando incedibile Osimhen”

de laurentiis scudetto
A Radio Punto Nuovo è intervenuto il giornalista Fulvio Giuliani sui temi attuali

Tony Sarnataro

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto il giornalista Fulvio Giuliani quest'oggi sui temi attuali in casa Napoli e del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Giuliani

napoli osimhen
—  

"L'annuncio di De Laurentiis su Osimhen è un messaggio alla Premier League. La sua incedibilità è per far capire che ci vorranno tantissimi milioni per portarlo via da Napoli. Osimhen è concentratissimo sulla stagione degli azzurri, ma questo non toglie che possa avere voglia di altro in futuro. Dire che sia incedibile, nel calcio di oggi, è un atto di fede. Pensate a quello che è successo in Premier nell'ultimo gennaio, prima o poi ti devi accordare. Quanto vale? Dico 180 milioni di euro, ma mi viene da sorridere. Le cifre vengono fatte dal mercato e di definibile c'è poco. Il futuro di Osimhen dipenderà molto dal fatto che verranno a crearsi o meno le condizioni giuste, per questo al Napoli fa comodo non avere debiti e stare in piedi a prescindere. De Laurentiis sottolinea che gli azzurri non hanno debiti e questo è anche un messaggio alle altre big della Serie A. Il Napoli è così da sempre, compra bene e vende meglio. C'è uno storico che alimenta il modello degli azzurri, che però hanno dovuto rivedere anche il monte ingaggi nel corso dell'ultima estate. E questo ha aiutato moltissimo a tenere in ordine il bilancio".

Sullo scudetto

"Ripartire da uno Scudetto il prossimo anno? Il futuro è ancora lontano, io sono per godermi il momento. C'è ancora la Champions da sfruttare. L'anno prossimo poi partirei al contrario: hai un'asticella clamorosamente alta, quindi è evidente che il Napoli sappia restare quello della scorsa estate. E che abbia la capacità e il coraggio di operare sul mercato, senza paura di cambiare questo gruppo e tenerlo competitivo. Quello che non funziona è tenere le cose sempre uguali e pretendere di aprire il ciclo. Un costante aggiornarsi è necessario".