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interviste

Giuffredi: “Conte ispira sicurezza. Caso Juan Jesus? Solo un episodio. Su ADL…”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Ai microfoni di Radio CRC ha parlato il noto procuratore di calciatori

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” era presente in studio il procuratore Mario Giuffredi.

"Vivevo a Sant’Anastasia ma poi mi sono trasferito in Toscana, in provincia di Siena. Lì ho iniziato la mia attività di procuratore assistendo per primi i giovani e portandoli avanti poiché all’epoca rischiavano di perdersi. Più avanti ho conosciuto De Laurentiis. Il mio primo assistito trattato con il presidente fu Valdifiori: lui mi chiamò tramite un numero sconosciuto per acquistarlo, perché aveva già in mente di prendere Sarri.

Conte? L’ho conosciuto quest’anno, non puoi non apprezzare l’allenatore leccese. Ti dice in faccia ciò che pensa. Mi ha detto ciò che pensava chiaramente già nella vicenda con Di Lorenzo. Con mister Antonio Conte sono tranquillo, perché è una persona che ispira fiducia e sicurezza. Tu sai che tutto ciò che fa è la cosa giusta per vincere. Non ha retropensieri negativi.

Giuntoli? È mio amico. Essere tifoso del Napoli non mi preclude l’amicizia con un dirigente che è stato per anni il dirigente del Napoli ed ha fatto molto bene. È andato alla Juve, ma rimane un grande professionista.


Liti con De Laurentiis? Mi diverto con lui, non è cattivo. Abbiamo avuto delle tensioni come nel caso di Gaetano quest’estate. Se lo conosci, sai che con i fatti è una persona che si fa rispettare.

Ho discusso varie volte con Spalletti. Ho sempre cercato di difendere i miei giocatori. Si discute, è normale. L’importante è non portare rancore. Sono situazioni tattiche, semplice.

Nel 2019 durante una partita tra Napoli e Torino, tra il primo e il secondo tempo, abbiamo chiuso l’affare Di Lorenzo al Napoli messaggiando con Giuntoli. Quando lo dissi a Corsi lui voleva prendere tempo. Ormai, però, era fatta. Giovanni non sapeva nulla. Prendemmo il treno in direzione Salerno e lo portai a Napoli. Lui faceva fatica a crederci.

Hysaj al Chelsea? I blues offrirono una cifra importante, superiore ai trenta milioni. Sarri volle tenerselo e si impose affinché rimanesse a Napoli.

Caso Juan Jesus? Viviamo la città con serenità e ci sentiamo a casa. Per Giovanni è una città tranquilla. Ci tengo a dirlo: sono casi! I furti ci sono a Napoli così come nelle altre città. Solo che se succede qui si tende ad ingigantirli. Questa città viene dipinta per quello che non è. I giocatori qui si sentono al sicuro.

Se i giocatori non si fidano di me, non c’è motivo di continuare. Io lavoro così, che piaccia o meno. Non dico mai le trattative che metto in piedi.

Qual è stato il giocatore da cui mi aspettavo di più? Ad esser sinceri, un forte dispiacere personale l’ho vissuto per Andrea Conti. È un giocatore che poteva giocare ai livelli di Di Lorenzo ma ha subito tanti infortuni. Ho un forte rammarico per lui.

Sebastiano Esposito lo ha lanciato Antonio Conte all’Inter. Ha grandi potenzialità. Lui mi dice sempre scherzando che non capisco nulla di calcio, ma a volte quando lo vedo giocare mi ricorda Roberto Baggio. Ha solo perso alcuni anni per alcuni errori che ha commesso, ma doveva maturare. Futuro al Napoli? Non mi sbilancio, ma ha un solo anno di contratto all’Inter, anche se i nerazzurri hanno sempre fortemente creduto in lui, e ci credono ancora. 

Classifica Napoli? Il Napoli arriverà tra le prime tre, per ora dico questo. Poi tra sette o otto giornate potremmo dire di più".