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NAPLES, ITALY - JUNE 04: President of SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, looks on next to the Serie A trophy following the Serie A match between SSC Napoli and UC Sampdoria at Stadio Diego Armando Maradona on June 04, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Giudice, giornalista, sui temi attuali in casa azzurra. A seguire le sue principali parole.
“Bisogna abituarsi al fatto che a fine campionato ci saranno rivoluzioni. Il vecchio modello che prevedeva mantenere l’organico e la rosa non esiste più. I club devono fare i conti non tanto con le cessioni programmate, ma con quelle di necessità. Non credo ad esempio che il Milan volesse vendere Tonali, ma quando arriva un’offerta che triplica lo stipendio del calciatore, questo va ceduto. Altro esempio? Koulibaly che è passato dai 6 milioni che prendeva al Napoli ad un contratto da 30 milioni a stagione. E Koulibaly è un difensore, non uno di quelli che accende lo spettacolo e porta gente allo stadio".
"Pescare giocatori semi sconosciuti può essere la strada e infatti Milan e Napoli che i due ultimi club che hanno vinto, lo hanno fatto. Se qualcuno paga 150 milioni per Osimhen, vuoi o non vuoi, il calciatore lo devi cedere. L’Inter perderà Brozovic, il calciatore attorno a cui ruotava il gioco della squadra. Ha perso Dzeko, per cui dobbiamo abituarci all’idea che i calciatori vanno e vengono. Il progetto Napoli è certamente più entusiasmante per Garcia che in Arabia Saudita avrà anche guadagnato tanti soldi. Ma allenare in Italia, a Napoli, è certamente una sfida entusiasmante. A Napoli non puoi arrivare senza motivazioni, soprattutto quando vai ad allenare la squadra campione d’Italia”.
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