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interviste

Giudice: “Il Napoli ha una tradizione di sostenibilità nella gestione De Laurentiis”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Ai Radio CRC è intervenuto l'economista del Corriere dello Sport, soffermandosi sul bilancio del club azzurro

Ai microfoni di Radio CRC è intervenuto Alessandro Giudice, economista del Corriere dello Sport, soffermandosi sul bilancio del Napoli.

Giudice sul bilancio del Napoli

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“Il bilancio del Napoli? Tornerà a chiudersi col segno positivo dell’anno 2022/23. Sul 2023/24, vedremo. Il Napoli ha una tradizione di sostenibilità perché nella gestione di De Laurentiis ci sono stati 10 anni in utile e 9 anni in perdita. Con 177 milioni di utili netti e 176 di perdite nette. È una gestione fatta con estrema attenzione ai conti in un orizzonte molto lungo. Il club è cresciuto, dalla Serie C è arrivato allo scudetto. Si è fatta valere anche in Champions League vincendo il girone. Gli ultimi due anni erano stati un po’ difficili perché vuoi il Covid, vuoi l’assenza dalla Champions, erano stati prodotti 120 milioni di perdite. Ma il 2022/23 e il 2023/24 potranno riportare il club in carreggiata. La proprietà non è mai stata costretta a fare aumenti di capitale, si auto sostiene. Ha cassa in abbondanza. Le altre società virtuose in Serie A? L’Atalanta sicuramente è stata un esempio di successo in questi anni. Una società di provincia che non può contare sugli incassi delle big, ma ha colmato col player trading. Poi il Sassuolo, l’Udinese e il Milan che ha raddrizzato una situazione molto difficile negli ultimi anni. Ci sono diversi esempi che possono essere considerati virtuosi.

Problemi con i pagamenti dall’Arabia Saudita? L’ho letto anche io e ho approfondito la notizia. Ho constatato che in realtà non c’è una notizia, forse è stato un modo un po’ affrettato di riportare le cose. Da come avevo letto dai titoli sembrava che qualche club arabo non avesse pagato, ma non è così. Quello che ho constatato è che in una riunione ECA, qualcuno ha sollevato un problema teorico chiedendo che nel caso venisse venduto un giocatore in Arabia Saudita, se il club non mi paga, da chi sono tutelato? Tecnicamente potrebbe essere un azzardo vendere giocatori in Arabia, ma non so se ci siano delle tutele. Per gli sforzi che stanno facendo faccio fatica a pensare che comincerebbero a non pagare i club, perdendo di credibilità automaticamente. In Cina accadde un analogo problema, ci furono casi come quello di Eder che non veniva pagato dal proprio club di appartenenza. Però parliamo di altri mondi”.



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