Il test di questa sera, tra Italia e Venezuela, può consentire ad esperimenti come quello di Lucca al centro dell’attacco.
“Queste partite servono propri a fare degli esperimenti. Sono d’accordo con quanto detto da Spalletti. In questo momento si convocano i migliori e vanno provati. Se tanti dei convocati giocano a tre dietro, è giusto che possano giocare in tal modo anche in Nazionale. È giusto fare le prove del caso in vista dell’Europeo”.
Amichevoli giocate così lontano dall’Italia possono essere usuranti?
“Sono trasferte già concordate da tantissimo tempo. In un momento del campionato, in cui si gioca ogni tre giorni, queste amichevoli possono pesare. Pensiamo, però, ai sudamericani che ogni volta, con grande entusiasmo, volano dall’altra parte del mondo per vestire la maglia della nazionale”.
I friulani rischiano davvero di finire nella bagarre della retrocessione?
“Ci sono già. I friulani lavorano molto bene a livello di scouting mondiale, anche se molte volte si pensa che un calciatore possano garantirti più di quel che realmente garantisce. Il calcio italiano richiede un difficile adattamento. Devi essere bravo a calarti subito nella parte. Restare lì per troppo tempo, se non sei abituato, può comportare dei rischi”.
Perché Tudor ha accettato la Lazio in corsa?
“Ha accettato perché la Lazio è un club importante, Roma è una città importante. Sarà una sfida entusiasmante. Tudor fa un gioco diverso. È arrivato subito perché, oltre gli obiettivi stagionali, può giovare dei mesi che mancano alla fine del campionato per conoscere meglio la squadra”.
Qualcuno della rosa laziale ha tradito realmente Sarri?
“Non credo a questa storia. Son professionisti e, nonostante a qualcuno possa non piacere il gioco di un tecnico, non si scende in campo per perdere. Non ho mai visto una cosa del genere in quarant’anni di carriera”.
Massimiliano Allegri può essere l’allenatore giusto per aprire un ciclo di giovani alla Juventus?
“Può essere l’allenatore che allena una Juve così, ma deve essere chiaro a tutti. Se si apre un ciclo di giovani, non si può pensare di lottare con l’Inter o per la Champions sin da subito. Se alla prima sconfitta o pareggio ci sono critiche, è giusto cambiare tutto e, dunque, allenatore”.
Più Casadei e Folorunsho e meno Mkhitaryan e Cajuste?
“Sono giocatori forti ma, se l’intento è quello di far crescere i nostri talenti, allora è giusto puntare su Folorunsho e Casadei”.
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