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Gendrey, l’agente: “L’Udinese non è un test per pensare che il Napoli sia tornato”

Gendrey, l’agente: “L’Udinese non è un test per pensare che il Napoli sia tornato” - immagine 1
A Radio CRC è intervenuto il procuratore Bruno Satin, soffermandosi sulla sfida tra Lecce e Napoli
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A Radio CRC è intervenuto Bruno Satin, agente del difensore del Lecce Valentin Gendrey, soffermandosi sulla sfida al Napoli, in programma sabato pomeriggio alle 15.00 al Via del Mare.

Gendrey, l'agente su Lecce-Napoli

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Miracolo del Lecce? È una delle squadre più in forma in questo inizio di stagione, sta dimostrando di aver metabolizzato bene il cambio di allenatore. La loro punta mi ha fatto un’ottima impressione. Il Napoli? L’Udinese non è un test assoluto per pensare che il Napoli sia tornato sui livelli dell’anno scorso, sembra ci sia un ambiente un po’ strano. Qualche problemino con Kvaratskhelia e Osimhen. La partenza di Kim è importante. Non puoi sostituire uno che ha fatto tanto bene così facilmente, ma c’è una rosa forte di top livello. Non so se Garcia farà turnover di qualità dato che alcuni calciatori sono un po’ indietro. Garcia? È sempre stato nel suo stile provare ad imporsi con i giocatori e fare demagogia con i tifosi del club. È un buon allenatore senza dubbio. Era molto difficile ripetere quello che Spalletti ha fatto l’anno scorso. È stata una stagione favolosa e incredibile a livello di gioco. Vincere così con un vantaggio di punti incredibile, è stata una stagione fantastica.


In estate c’erano offerte importanti che ha rifiutato il Napoli per Osimhen. Un adeguamento di contratto ci voleva, ma questo va fatto con l’accordo col presidente De Laurentiis. Anche Kvaratskhelia ha fatto una stagione straordinaria, ma non dimentichiamo che sono giocatori abbastanza giovani e un piccolo calo può accadere. Cajuste? L’avevo visto già in passato. È arrivato al Rennes per 10 milioni e purtroppo non è mai riuscito a diventare titolare quindi qualcosa mancava. Ha grande qualità, però gli manca un po’ di cuore. Dion? È un ragazzo che esce dalla nostra academy, la stessa dalla quale esce Tourè dell’Atalanta, quindi vuol dire che c’è qualità. Vieira vuole far diventare Dion un titolare. De Sanctis lo aveva cercato a Salerno”.

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