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interviste

Gaucci: “Momenti bellissimi coi tifosi del Napoli, mio padre ci mise tanto impegno”

Giovanni Montuori

Le parole di Alessandro, figlio di Gaucci

A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Alessandro Gaucci, presidente Atl. Marbella e figlio di Luciano, che ha parlato dell'esperienza a Napoli e di altri temi legati al calcio.

Gaucci e l'esperienza a Napoli

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Le parole di Gaucci: “Il Napoli sta facendo una politica molto redditizia perchè a differenza di altre squadre sta dimostrando che non bisogna avere pregiudizi in questo lavoro perché si rischia di precludersi strade che potrebbero portare a giocatori come Kvaratskhelia.

La trattativa più particolare di quando ero al Perugia? Quella di Nakata perché era la prima vera trattativa tra un club europeo ed un giapponese. Non c’era l’abitudine da parte delle squadre giapponesi di vendere i propri tesserati all’estero. È stata una trattativa estenuante, sono stato quattro mesi in Giappone per portare a casa questo risultato. È stata dura, ma alla fine ci siamo riusciti. Oltretutto in Giappone all’epoca non c’erano agenti Fifa. Il ragazzo aveva due donne che gestivano ma che non avevano mai fatto trattative con squadre, è stata una trattativa lunga e difficile.

Il Napoli? Mi ricordo l’impegno che ci metteva mio padre per far mantenere la Serie B al Napoli. Poi ci fu la disputa con la federazione italiana. Mi ricordo i momenti bellissimi passati con i tifosi del Napoli, ci sono ancora dei ricordi bellissimi.

I giovani esteri non sentono la pressione? Dipende da persona a persona e da cultura a cultura. Io nel mercato asiatico ho visto questi giocatori pronti anche senza capire una parola, hanno una professionalità unica. Ricordo quando venne Nakata non parlava italiano, ma era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Era sempre attento ad ogni dettaglio, viveva per essere un giocatore di grande livello. Arrivò nel Perugia facendo 10 gol da centrocampista.

Se Nakata ricorda Lobotka? Sì e no, perché Lobotka secondo me è più un giocatore posizionale, playmaker. Mentre a Nakata piaceva molto di più andare in giro per il campo, era un regista avanzato. Curava di più la fase offensiva che quella difensiva, un po’ come Raspadori.

Napoli-Juventus? Io spero che il Napoli si possa permettere massimo due risultati. Il campionato italiano non è mai finito finche non lo è veramente. Il Napoli in questo momento nutre un vantaggio importante, ma la Juventus sta ottenendo risultati utili giocando male, questo è un merito. Non c’è ombra di dubbio che in questo momento il Napoli sia la squadra più completa e che gioca meglio. Il Napoli è di gran lunga superiore a tutte le altre rivali e lo ha dimostrato fino ad adesso, il problema è continuare a farlo fino alla fine del campionato. Se venerdì sera riuscisse a portare a casa un risultato più che positivo, lo scudetto prenderebbe una direzione più che convincente verso Napoli. Contro l’Inter non l’ho visto bene come nelle altre occasioni, ma magari sarà colpa dei carichi di lavoro. Poi interrompendo certi meccanismi, per riprenderli ci vuole un po’ di tempo”.