Gian Piero Gasperini, noto tecnico dell'Atalanta, è intervenuto ieri nel post-gara di Atalanta- Sassuoloai microfoni di SKY. Focus del suo intervento la buona prestazione della Dea, attualmente al primo posto in attesa di Napoli-Bologna delle 18 di oggi. In generale, i bergamaschi hanno cambiato calcio - grazie ad un tecnico in grado stranamente di mettersi in discussione - e sembrano molto più solidi e compatti di prima.
interviste
Gasperini: “Non sapevamo che campionato fare, stiamo superando ogni aspettativa”
Gasperini si lancia sullo Scudetto ma non ne parla: le dichiarazioni
Di seguito quanto dichiarato all'emittente:
"Scudetto? Non rispondo. È una bella soddisfazione per tutta quanta la squadra. Dieci partite non sono poche, avere fatto 24 punti è un grande merito per loro. Siamo partiti al meglio, sempre molto quadrati e lucidi. Stiamo crescendo nel gioco, ma anche nella condizione. Sappiamo benissimo di essere lì e cercare di farlo il più a lungo possibile. Stiamo andando oltre le più rosee aspettative, ora stiamo crescendo anche con i ragazzi, c’erano giovanissimi in campo. Siamo soddisfatti del percorso, quando fai risultato e punti in classifica”.
Sull'anno passato
“L’anno scorso nel girone di ritorno abbiamo, al di là degli episodi, perso alcune partite in casa… come oggi. Attaccavamo molto ma non eravamo prolifici, sicuri e tecnici come in passato dove per anni abbiamo fatto record di gol. Quest’anno siamo partiti che non sapevamo che campionato fare, se vincere o fare i 40 punti che chiede il Presidente. Abbiamo deciso di partire più bassi, con ripartenza e palle lunghe. La mia strada è quella di ritornare, in questo momento alterniamo un po’, mi è piaciuto molto il primo tempo. Se fai così devi concretizzare di più, altrimenti rischi".
Sulle prossime gare
"Incontrando un po’ tutte le squadre capiamo se possiamo competere. Abbiamo incontrato il Milan, la Roma, l’Udinese e ora avremo Lazio, Napoli e Inter. Queste sono le partite che ti danno la sensazione di quanto puoi essere competitivo. Noi faremo bene la nostra parte, quanto in alto… Ci vuole ancora parecchio. Dipende dalla crescita di squadra”.
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