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Gambaro: “Il Napoli è obbligato a lottare per lo scudetto, vi spiego perché”

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Enzo Gambaro, ex terzino di Milan, Napoli e Parma, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte nel corso di Marte Sport Live. Gambaro: “Se il Napoli non lottasse sino all’ultimo per lo scudetto sarebbe un fallimento” “Il Napoli...
Bruno Stampa

Enzo Gambaro, ex terzino di Milan, Napoli e Parma, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte nel corso di Marte Sport Live.

Gambaro: "Se il Napoli non lottasse sino all'ultimo per lo scudetto sarebbe un fallimento"

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Il Napoli non gioca le coppe europee, c’era già una squadra forte che aveva vinto due anni prima il campionato, c’è stato un mercato importante e soprattutto l’arrivo di Conte che è molto stimolante. Il tecnico potrà lavorare tutta la settimana con i suoi, e i nuovi innesti sono atleticamente molto forti restituendo al Napoli quella fisicità che in parte gli mancava. Questo vuol dire che il Napoli deve lottare per vincere lo scudetto fino alla fine: se non lo farà sarà un fallimento, inutile nascondersi. È stato costruito per questo. L’Inter è in difficoltà in fase difensiva e proprio nel reparto difensivo, il Milan è strutturato per lottare per i vertici ma ci sono problemi di adattamento tattico e con qualche giocatore. La Juve è stata presa da Motta che era quasi ridotta a zero, con tanti problemi e tatticamente in difficoltà. Il mercato è stato importante ma soprattutto a centrocampo, che era il reparto da rinforzare maggiormente e quindi la vedo un gradino indietro, non credo sia attualmente da scudetto, perché non ha i ricambi adeguati pur avendo un allenatore molto bravo. Ha inoltre un solo centravanti perché pensavano di poter contare su Milik come vice Vlahovic. Tornando al Napoli e parlando di Kvaratskhelia, credo che il ragazzo, giocando da seconda punta, abbia perso qualche punto di riferimento, lui è un calciatore che ama avere la linea di bordo campo vicina, scattare lungo la fascia per poi accentrarsi o lanciare a rete i compagni di reparto. Ha qualità ma non è Maradona, quindi Conte non stravolgerà i suoi piani tattici per valorizzarlo ma sarà il georgiano a doversi adeguare all’interpretazione ed ai compiti che il tecnico gli chiederà. Sta comunque facendo bene, seppur non stia giocando in modo straordinario”