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Frey: “Conte scelta migliore per il Napoli, sta dimostrando una qualità”

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Le parole dell'ex portiere
Giovanni Montuori

Ai microfoni di Radio Capri, durante il programma “Bordocampo” condotto da Fabio Zizolfi e Rossella Pezzella è intervenuto Sebastian Frey, ex calciatore ed opinionista calcistico Di seguito le sue parole:

"Come è venuta l’idea del tuo libro? Nasce tutto durante il CoVid, quando eravamo tutti chiusi in casa. Quando l’unico modo di interagire era fare dirette social o interagire in maniera social. Un giornalista mi aveva chiesto come mai non raccontassi la mia storia, io non ci avevo mai pensato e non ero particolarmente propenso. Poi intervenni in una diretta Instagram con Federico Calabrese. Dopo la diretta, lo stesso Calabrese, in privato mi scrisse dicendomi che avrei avuto tante cose da raccontare. A quel punto mi sono fatto delle domande, visto che ben due giornalisti mi avevano detto la stessa cosa. Prima ero titubante, poi l’idea mi è piaciuta: sono tornato indietro con i pensieri e con i ricordi. Già erano 6 o 7 anni da quando avevo smesso di giocare e ho ripercorso alcuni episodi interessanti. E’ venuto fuori un bel libro. Quando si sente il nome Frey si pensa subito al calcio. Tutti i Frey sono stati calciatori che hanno fatto percorsi importanti, mentre oggi tutti i bambini vorrebbero giocare ma non sempre riescono: hanno approcci sbagliati? I bambini piccoli hanno sogni, come tutti. Bisognerebbe parlare con i genitori. I quali hanno una mentalità sbagliata: da subito dicono che sei già un fenomeno. Paragoni improbabili con i più grandi come Messi o Ronaldo. Ma non è assolutamente così. Ci vuole tanto lavoro.


Il ragazzo, quindi, cresce con delle idee sbagliate. Verso i 14/15 anni arriva una vera selezione naturale. E se non sei un fenomeno, come ti avevano fatto credere, o non riesci ad esprimerti come vorresti, stai male e hai rigetto del calcio. Ai genitori bisogna insegnare questi valori per far crescere i ragazzi sulla strada giusta. Una canzone diceva “Uno su mille ce la fa”, ma gli altri 999 devono fare i conti con la realtà. Non tutti sono disposti a farlo e non tutti sono disposti al sacrificio. Come vedi il Napoli? Conte è la guida giusta? L’affermazione che ti faccio è che meglio di Conte, per il Napoli, non ci sarebbe stato nessuno. Subito è arrivato e ha calmato le acque. Ha detto non sognate troppo e di rimanere con i piedi per terra. Per me fa bene. Per me la favorita rimane l’Inter, ma dietro ci sono un pò di squadre: il Milan nonostante alcune difficoltà iniziali, la Juve che ha fatto un mercato importante e lo stesso Napoli. Anzi. Quello che vedo fare al Napoli mi piace. Vi dirò che sicuramente Conte è l’allenatore migliore per gestire le pressioni quotidiane in una piazza importante e calda come Napoli. Non posso dire che vincerà lo Scudetto, ma sicuramente farà un ottimo campionato e sono cuiroso di vederlo.

Cosa pensi dell’esonero di De Rossi? Assolutamente non me lo aspettavo. Al momento sono molto preoccupato per la piazza. Mi sono scritto con Francesco (Totti ndr) stamattina, riguardo le sue dichiarazioni della settimana scorsa. Francesco è romano di nazionalità, la piazza la conosce meglio di chiunque altro. Queste cose le sente arrivare da lontano. De Rossi non ha colpe, anzi. Ha fatto quello che ha potuto. Ha portato entusiasmo. Sono preoccupato per il prosieguo della stagione dei giallorossi perché hanno fatto un mercato su indicazioni di De Rossi e lo hanno esonerato dopo 4 giornate. Subito dopo avergli fatto firmare un triennale. Infine volevo ricordare Totò Schillaci. Mi è dispiaciuto molto apprendere la notizia. Faccio le mie più sincere e sentite condoglianze alla famiglia di Totò. Il primo Mondiale che ho visto è stato quello di Italia 90. Me lo sono goduto fin da subito. Ho potuto ammirare le sue gesta fin da bambino. E’ un vero peccato. Una grande perdita per il calcio.”