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Folorunsho: “La Fiorentina mi voleva in estate. Non ho vissuto bene gli ultimi mesi”

Folorunsho: “La Fiorentina mi voleva in estate. Non ho vissuto bene gli ultimi mesi” - immagine 1
ll centrocampista si è presentato alla stampa questa mattina
Sara Ghezzi

Michael Folorunsho in questa sessione di mercato si è trasferito alla Fiorentina dopo non aver trovato spazio con la maglia del Napoli. Lunedì sera ha fatto anche il suo debutto in viola, ma quest'oggi si è presentato ufficialmente in conferenza stampa. A seguire le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.

Le parole di Folorunsho durante la presentazione alla Fiorentina

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Che spogliatoio ha trovato?

"Ho visto subito uno spogliatoio compatto: sano, con bravi ragazzi e un allenatore che vuole lavorare per migliorare la squadra verso obiettivi importanti. Ottima impressione, il momento è difficile ma bisogna passarci per poi arrivare di nuovo a gioire. Continuando a lavorare lo passeremo. Ho scelto la Fiorentina perché già in estate c'erano stati contatti ma poi non si è concretizzato. Tramite il mio agente ho saputo che facevano sul serio per gennaio e non ci ho pensato un attimo: è un club importante e non potevo che rispondere presente di fronte a passi del genere. Per me è un grande onore, cercherò di ripagare voglia e grinta".


Che percorso ha disegnato per lei Palladino?

"Ho parlato col mister e la pensiamo simile, nel calcio moderno il ruolo ormai è un limite mentale. Negli anni ho fatto anche quattro ruoli, a volte in una partita sola. Tutto sta su come decidi di affrontare quel ruolo, io ne posso fare vari".

Cosa non ha funzionato a Napoli?

"A me piace guardare al futuro, è l'unica domanda sul Napoli alla quale risponderò. Non è che non ha funzionato qualcosa: la squadra sta facendo molto bene, poi ci sono gli interessi personali di un calciatore che ti fanno prendere certe decisioni. Nella mia vita sono ambizioso, voglio continuare a crescere e anche questi sei mesi lo sono stati, mentalmente. Prendo tutto e ringrazio la società e il mister per quanto passato. La Fiorentina mi voleva tanto e non posso non prendere in considerazione un club tanto importante che dimostra di volermi così".

Quanto è importante la gara col Torino?

"Rappresenta una grande opportunità per fare punti, vogliamo ricominciare a vincere".

Si immagina in un ruolo 'alla Bove'?

"Se giocherò titolare deciderà il mister, io sono pronto al mille per mille. Ho una voglia matta di giocare e dimostrare, per riprendermi la Nazionale e tante cose che ho perso in questi sei mesi. Voglio mettermi a disposizione: vengo tanto accostato a Bove, stava disputando una stagione fantastica. Quello che è mancato alla squadra arriva proprio dopo l'assenza di Edoardo: proverò in tutti i modi a cercare di fare bene tanto quanto stava facendo lui, ma nel calcio esistono le caratteristiche e su tante siamo simili ma su tante anche tanto diversi. Mi darà dei consigli e li accetterò ben volentieri: stavano fruttando le sue giocate. È un bravissimo ragazzo, si è messo a disposizione per accogliermi".

Quanto è importante la presenza di Palladino?

"Il mister mi ha fatto una bella impressione, si vede che i risultati passano dal lavoro e dalla dedizione a 360 gradi. Fondamentale avere la fiducia dell'allenatore, ogni calciatore così rende due volte di più: io l'ho sentita da subito, così come la voglia di volermi con lui in squadra. Spero di ripagare".

Spalletti parlava bene di lei.

"Tra i tanti obiettivi personali c'è sicuramente di tornare in Nazionale, di provarci. È stato un traguardo importante dopo anni di sacrificio".

Ha voglia di stabilizzarsi?

"Ho cambiato tante squadre negli ultimi anni, senza mai creare progetti. Questa per me è una grande occasione: gioco per un club importante e posso essere riscattato, è una doppia sfida. Voglio creare qualcosa di importante con questo club, ce la metterò tutta per convincere a farmi riscattare".

Come ha vissuto gli ultimi mesi?

"Il calcio è bello perché in poco ti porta in alto e poi in basso. Sicuramente non li ho vissuti bene, ho dedicato la vita a questo sport: la prendo molto sul professionale, è il mio lavoro. Non giocare e vedere gli altri stando nell'oscurità fa male, ma è esperienza e serve anche questo".

Come si spiega le difficoltà della Fiorentina?

"Penso si fosse trovato un equilibrio perfetto, la Fiorentina era addirittura nel gruppo di chi lottava per lo Scudetto. Non si capisce bene perché siano venute meno le prestazioni ma non è la prima volta, i momenti negativi o piccoli cali in una stagione ci stanno: le grandi squadre sono quelle che poi riescono a riprendersi. Per fortuna domenica c'è un'altra partita, siamo qui, lavoriamo e non vediamo l'ora di regalare una gioia ai tifosi".

Vi siete dati un obiettivo preciso?

"Più di darsi un obiettivo, quello principale è di affrontare ogni partita come se fosse una finale. E a fine anno vedremo".

C'è un giocatore che le ha parlato di Firenze e Fiorentina?

"La forza del gruppo è che non c'è un solo leader, ma tanti ragazzi che mi hanno accolto bene e si sono messi a disposizione. E ci tengo a ringraziare anche il presidente che stamani si è alzato molto presto per farmi l'in bocca al lupo. Mi ha dato grande fiducia".

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