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interviste
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Antonio Floro Flores, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Napoli Magazine.
"Il Napoli ha un grande organico ed un grande allenatore. Spalletti ha fatto in modo che la squadra potesse esprimere un calcio propositivo, oltre che bello da vedere. Il Napoli è spettacolare, non è facile segnare 3-4 gol, al di là dell'avversario che ti ritrovi di fronte, sia in campionato che in Champions. La sosta per i Mondiali, a mio avviso, è stato un bene, perché permette alla squadra di rifiatare. Il campionato è ancora molto lungo e resta aperto. Anche l'anno scorso c'era un buon margine di vantaggio su Milan e Inter, per cui non bisogna mai abbassare la guardia. Anche le inseguitrici saranno più organizzate dopo lo stop.
Osimhen è un giocatore importante, sta facendo grandi cose. È impressionante come gli attaccanti del Napoli si facciano trovare sempre pronti, questo aspetto è sintomo di maturità. Spero che Osimhen possa continuare così. Sta dimostrando di avere una buona mentalità, come i suoi compagni di reparto. Ha le qualità per continuare a fare bene. Penso che questo Napoli possa arrivare lontano, può dare fastidio a chiunque. È una squadra che esprime di sicuro il gioco tra i migliori in Europa.
Al di là dell'Eintracht, credo che sia più la paura degli avversari di affrontare il Napoli che non il contrario. Sostengo questo pensiero perché gli uomini di Spalletti sanno impostare l'azione, costruire trame interessanti, sanno aggredire e difendere al momento opportuno. Come ha detto Klopp, anche io ritengo che molte squadre siano state felici di non aver pescato il Napoli al sorteggio Champions.
Kvaratskhelia, Olivera, Raspadori e Simeone mi hanno impressionato perché si sono integrati subito. Kvara poi è stato impressionante per la capacità con cui si è messo subito in luce. Bisogna fare i complimenti alla società, perché hanno sostituito alla grande calciatori che hanno fatto la storia come Insigne, Mertens, Koulibaly e Ghoulam. Non era facile riuscirci e loro lo hanno fatto. Sono stati inseriti elementi giovani, di grande prospettiva, e che hanno anche tanta umiltà. Ci sono ampi margini di miglioramento, si fanno sempre trovare pronti quando vengono chiamati in causa. Per un allenatore questi aspetti contano tantissimo.
A centrocampo si è formato un trio importante con Lobotka, Anguissa e Zielinski. Lobotka è tra i giocatori più forti nel suo ruolo. Sa sempre fare il passaggio giusto al momento giusto, va a prendersi palla in area e fa ripartire l'azione. Non è da tutti. Ha grande personalità. Se pensiamo al Lobotka di due anni fa sono sempre più convinto che bisogna fare grandissimi complimenti a Spalletti per averlo rivitalizzato. Lobotka è oro per un allenatore. Lo stesso Anguissa, dopo l'ultima parentesi in Inghilterra non felice, si è riscattato alla grande. Zielinski lo aspettavamo da tempo, è straordinario quando sta bene. Elmas, poi, quando si è fatto male Kvaratskhelia, ha dato il suo contributo. Ecco perché penso che si veda tanto la mano dell'allenatore in questa squadra.
La difesa del Napoli è solida. Meret sembrava sul piede di partenza, poi è rimasto ed ha fatto vedere le sue qualità. Sono contento per lui, è un giovane italiano che ha subìto tante critiche. Può succedere nel calcio che un giocatore messo sul mercato poi resta e fa bene. Significa che ha aspettato il suo momento e si è fatto trovare pronto. Poi ci sono Di Lorenzo, Mario Rui, Rrahmani, Ostigard e Juan Jesus, ma quello che mi ha spaventato di più è stato sicuramente Kim. È una forza della natura, non pensavo potesse essere a questi livelli. Credo che possa ancora crescere.
A Coverciano, durante il corso, ci siamo chiesti come andrebbe affrontata la ripresa del campionato dopo la sosta. Sembra quasi un ritiro estivo, ecco perché si parla di due campionati. Sono due ritiri come accade in Germania. Lobotka è fondamentale, si può aprire un grande ciclo con il Napoli. Osimhen, Zielinski, Kvaratskhealia, Anguissa e Raspadori possono contribuire in tal senso. È bello vederli crescere.
Triplete? Andiamo avanti partita per partita, anche se questo gruppo fa sperare di poter realizzare qualsiasi cosa. Dopo Sarri, ci sono stati anni bui. Oggi si vede il sole, che fa ben sperare. Lo scudetto manca a Napoli da tanti anni, è un sogno per tutti noi tifosi. Soprattutto per chi, come me, non ha potuto vivere i due scudetti di Maradona. Sono contento di poter vedere giocare questo Napoli perché mi diverte. E spero di poterlo raccontare ai miei nipotini. "Abbiamo un sogno nel cuore" è un refrain perfetto. Tanti di noi non hanno vissuto Maradona, per cui speriamo che si possa finalmente vincere. Solo il Napoli può perdere lo scudetto. Il Napoli ha tutto, ci sono giocatori fisici, bravi tecnicamente e tatticamente. Non vedo avversari in grado di fermarli, per cui ritengo che gli azzurri debbano temere solo loro stessi. Non è facile avere una squadra così straordinaria".
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