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interviste
SALERNO, ITALY - FEBRUARY 24: US Salernitana players show their disappointment after the Serie A TIM match between US Salernitana and AC Monza at Stadio Arechi on February 24, 2024 in Salerno, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di "Punto Nuovo Sport", è intervenuto Marco Firenze, ex di Salernitana, ed oggi al Messina in Serie C:
«Salerno è una piazza importante. Rimango un grande tifoso della Salernitana, giocare in quello stadio è unico. Cosa è andato storto? Credo nello spogliatoio, ma parlarne dall’esterno non è facile, forse tanti stranieri… forse non è stato facile per loro arrivare, tutti insieme, in un campionato che non conoscevano. È un peccato vederla retrocedere ma spero che la società metta su una squadra forte per il difficile campionato di Serie B. Boulaye Dia? Il discorso mentale è la parte più importante per un calciatore. Parlo per cognizione di causa: tenerlo è stato contro producente per tutto l’ambiente e magari andava rimpiazzato con qualcuno che avesse davvero fame di fare bene. La proprietà? Sicuramente dovrebbe operare per una ricostruzione veloce e ricreare l’entusiasmo tra la gente. Fossi nelle società cercherei di tenere chi ha a cuore la Salernitana. Spendere tanti soldi non equivale a vincere i campionati: le motivazioni, la fame… possono portare i maggiori frutti certe volte. Come ripartire? Per me rimane più difficile vincere in B che salvarsi in A. La cosa principale sarà ricreare l’entusiasmo. Quando si lavora in un ambiente positivo è qualcosa d’importante, basta poco a riaccendere le persone».
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