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Fiorentina, Palladino: “Oggi grande prova di maturità. Parisi? Da MVP. Su Biraghi…”

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Le sensazioni del tecnico viola in seguito al netto trionfo in Conference League
Alex Iozzi

Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, si è concesso ai microfoni di Sky Sport nel post-partita della sfida con il LASK Linz, valevole per la 6ª giornata del girone unico di UEFA Conference League e vinta con il risultato di 7-0.

"Credo in questo gruppo e nei suoi valori umani", le parole di Palladino a Sky Sport

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Che partita è stata? “Oggi la squadra ha dato una grande prova di maturità. Mi è piaciuto lo spirito e il modo in cui sono scesi in campo. Siamo partiti davvero bene, abbiamo messo in difficoltà gli avversari sotto tutti i punti di vista. Mi è piaciuta la risposta da parte di tutti. Questa vittoria dà morale e, soprattutto, ci aiuta a continuare a vincere: questa dev’essere la mentalità”.


Sono questi i segnali che voleva?“Assolutamente sì. Questa è una grande dimostrazione di quello che dico sempre: io credo in questo gruppo e nei valori umani che hanno. Hanno un grande atteggiamento e danno tutto in allenamento. Sono contento perché chiunque metta in campo riesce ad esprimersi al 100%. Per me e lo staff è la cosa più bella, ma dobbiamo continuare a lavorare”.

Cos’è successo con Biraghi? “Io ribadisco ciò che ho detto ieri. Si sono dette tante cose false per quanto mi riguarda. Nessun litigio con Biraghi, ma solo un confronto tra me, lui e la società e insieme abbiamo preso questa decisione per gennaio: non c’è nulla da aggiungere. Le mie scelte sono per il bene della squadra e della Fiorentina. Credo che vada rispettata anche la sua scelta. Adesso pensiamo solo ad andare avanti per il bene della Fiorentina”.

Parisi può essere una risorsa fino a fine stagione?“Per me, Parisi è stato uno dei migliori in campo. Oggi non era una gara facile per lui dopo quello che si è scritto. Prima della partita, gli ho parlato e l’ho motivato. Credo in lui e ha dato una grande prova di carattere e personalità: sono contento per la grande prestazione che ha fatto”.

Avrebbe preferito evitare il Bologna adesso? “Ma no, è crescita affrontare le squadre che ti prendono in avanti o che si difendono. Bisogna saper riconoscere quando c’è superiorità o meno. Ci sono squadre che accettano duelli a tutto campo o giocano con l’inferiorità numerica. A noi cambia poco, bisogna solo capire i momenti della partita e riconoscere cosa fare in certi frangenti”.

Un commento sulla fase difensiva?“Come ho sempre detto, i primi difensori sono gli attaccanti. Oggi non ci possiamo permettere di lasciare un solo giocatore sopra la linea della palla. Si sono trovati automatismi importanti e una solidità difensiva che mi piace molto. Abbiamo modificato qualcosa da inizio anno però vedo che la squadra sa cosa fare sia in fase di possesso che di non possesso. Sono felice che i ragazzi si trovino bene, il mio compito è che si esprimano nel migliore dei modi”.