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Fiorentina, Italiano: “Perdere fa sempre male. Futuro? A breve parlerò con la società”

Fiorentina, Italiano: “Perdere fa sempre male. Futuro? A breve parlerò con la società” - immagine 1
Un commento pregno di delusione al termine della finale - perduta - di UEFA Conference League
Alex Iozzi

Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina - nonché obiettivo dichiarato del Napoli nel ruolo di guida tecnica per la stagione 2024/25 -, si è concesso ai microfoni di Sky Sport al termine della finale di UEFA Conference League perduta ai tempi supplementari contro l'Olympiakos.

"Ci manca quella malizia necessaria per portare a casa una vittoria così importante", le parole di Italiano a Sky Sport

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Di seguito quanto dichiarato:

Quanto fa male questa sconfitta?

"Dispiace. Anche oggi abbiamo avuto tante situazione per andare in vantaggio e per pareggiarla all'ultima palla. Abbiamo lottato, abbiamo sudato, abbiamo giocato contro una squadra che non ti permette di fare una bella partita. Dispiace perché per l'ennesima volta non meritiamo di perdere una partita del genere. È una grande delusione, purtroppo non abbiamo ancora quella malizia per portare a casa una vittoria così importante. Dispiace per i ragazzi, ma questo è il calcio. Dobbiamo accettare anche queste sconfitte".


Si aspettava qualcosa di diverso dai suoi giocatori?

"Erano tutti pronti e concentrati. Queste sono partite in cui si può non incidere come si vorrebbe. Tutti quelli che sono scesi in campo hanno dato quello che potevano dare. Ci gira male in queste finali, non riusciamo a trovare quello spunto che abbiamo di solito. Gira così, dispiace molto. Tutti hanno cercato di dare il massimo, i ragazzi hanno voglia di dimostrare. L'ho detto anche Ceferin, ancora una volta sconfitti in finale negli ultimi minuti. Fa male".

Lasciare così fa ancora più male?

"Perdere fa sempre male. Arrivare in fondo è un grande merito, ma non noi siamo riusciti ad alzare un trofeo. Fa parte del processo di crescita, anche se il cammino viene un po' macchiato quando vedi piangere i ragazzi. Eravamo convinti in un epilogo diverso rispetto allo scorso anno".

Il suo futuro?

"In questo momento anch'io sono troppo deluso e dispiaciuto perché ero il primo a crederci. Domenica ci aspetta un'altra partita a Bergamo, poi si chiuderà la stagione e parlerò con la società".

È mancata un po' di capacità di gestione?

"Forse nei tempi supplementari la stanchezza oppure il non rischiare qualcosa in più ha inciso un po', ma fino ai supplementari la squadra ha fatto quello che doveva fare. Potevamo gestire qualche pallone in più, cercando magari un po' di più Ikone e Beltran. Poi stanchezza e timore non ci hanno permesso di essere lucidi e purtroppo abbiamo perso anche quella".