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Berruto: “Situazione Governo-FIGC? È un bell’equilibrismo, non invidio Mulé”

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Le dichiarazioni dell'ex allenatore della Nazionale maschile di pallavolo
Filippo Maddaloni

Oggi su Radio CRC, nel corso della trasmissione “In Ritiro Con Te”, è intervenuto l’On. Mauro Berruto. Di seguito le sue parole.

Berruto: "Situazione Governo-FIGC? Non invidio Mulè"

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«In queste Olimpiadi sia l’ItalVolley femminile che maschile hanno grandi potenzialità. Inoltre sono squadre giovani e per questo hanno ottime prospettive anche ben oltre Parigi. Lebron James portabandiera significa la volontà chiara – ricordo che gli americani eleggono chi porta la bandiera – di dire che gli atleti che parlano a tutto il mondo devono sapersi schierare. La leggo in questa maniera, così come ha fatto la Nazionale francese nelle recenti occasioni all’Europeo. La multiculturalità è la fotografia della società attuale. La legge di accesso al diritto di cittadinanza può decidere altro, ma la realtà della società è questa. Ad esempio, in Italia per l’attuale legge di accesso alla cittadinanza, la maglia azzurra la possono vestire solo coloro che hanno compiuto 18 anni, se non la hanno già precedentemente. Questo dal punto di vista sportivo può anche essere un enorme limite, considerando anche che ci sono discipline in cui l’età di prestazione è bassa. L’immagine della nostra squadra agli Europei di calcio, paragonata agli altri paesi che hanno dimostrato di saper costruire quel modello, è agghiacciante. Il benchmark non è solo con quelle Nazionali, ma anche con le altre Nazionali del nostro paese: l’atletica leggera ha una nazionale composta per la stragrande maggioranza da ragazzi di seconda generazione. Stesso discorso per la pallavolo femminile. Situazione Governo-Federcalcio? C’è un gruppo di rappresentanti di un consorzio, che è la Lega calcio di Serie A che ovviamente tutela il suo interesse e che tenta l’assalto alla Federazione; una Federazione che si difende strenuamente; il Governo che cerca di scavalcare sia gli uni che gli altri. Tutto questo sempre con gli stessi soggetti che il calcio non è che lo abbiano trattato bene. La Lega calcio di Serie A richiede una rappresentanza percentualmente più importante perché ritiene che la Federcalcio abbia gestito in maniera disastrosa il calcio italiano. Ma ricordo che le prime otto squadre di Serie A hanno prodotto un debito di 3,3 miliardi. L’On. Mulè sa bene che nel suo gruppo, Forza Italia, è seduto al Senato il proprietario di una squadra di calcio diSerie A, Claudio Lotito, e alla Camera, il suo capogruppo, è il Presidente della Federnuoto, Paolo Barelli. L’emendamento è stato un tentativo di assalto a una Federazione, che poi però dallo stesso gruppo politico è stato difeso con l’emendamento che consente ai Presidenti federali di prolungare i mandati, che nasce da un emendamento allo stesso decreto legge prodotto dallo stesso gruppo politico. È un bell’equilibrismo, non invidio Mulé. I risultati della legge sul lavoro sportivo? Buoni risultati, ovviamente messi alla prova da un impatto economico non previsto, soprattutto per la parte che riguarda i volontari o gli occasionali. È giustamente un percorso da cui non si torna indietro, perché un riconoscimento della dignità dei lavoratori sportivi era un passo doveroso e naturale, che è stato fatto un po’ in ritardo. Io rappresento una categoria di allenatori che ha allenato in Serie A per tanti anni, la Nazionale per 6 anni ed ero un dilettante puro. E nella mia casellina INPS c’è un bello 0 per circa 30 anni di lavoro dedicati al mondo dello sport. Questo era un ossimoro che andava risolto. A me interessa che sia riconosciuta la dignità a chi lavora nello sport e questo è un passo di civiltà dal quale non dobbiamo tornare indietro».