Conte al Napoli? Mi sembra che siamo ai momenti decisivi. Credo che sia il profilo giusto e adatto per questo momento al Napoli. L’ho detto un mese fa e lo confermo, poi ci sono tante cose da sviluppare ma non è il caso di parlarne oggi. Questa decisione spetta a lui, in questo ultimo periodo ho evitato di chiamarlo e mandargli messaggi proprio perché so quale sia l’attesa e l’attenzione nei suoi confronti. Lo lascio, quindi, tranquillo di prendere la sua decisione.
Consigli a Di Lorenzo? Non lo conosco benissimo, ma ho avuto modo di apprezzarlo per quanto fatto in questi ultimi anni. È ingiusto questo accanimento nei suoi confronti, non so quali siano i motivi perché poi ho letto che il problema non sono tanto i fischi ma qualcosa con la società. Per me resta un grande capitano col suo modo di esserlo e non posso dimenticare cosa ha fatto per il Napoli. Una stagione storta può capitare, anche io ci sono passato, anche io ho preso i miei fischi e ne sono venuto fuori.
Differenze tra Lippi e Spalletti? Ogni allenatore ha il suo modo di portare avanti il gruppo, sono due grandissimi allenatori. Ci auguriamo che Spalletti possa riportare l’Europeo come è capitato tre anni fa. Come non avere fiducia in Spalletti, ha fatto qualcosa di straordinario qui a Napoli, la sua carriera parla chiaramente, credo che sia un profilo di altissimo livello.
Quali consigli darei a Conte dovesse arrivare a Napoli? Ha giocato tante volte a Napoli, volete che non conosca la città nei minimi particolari? Antonio pensate che abbia bisogno di qualcuno per dei consigli? No, farà la sua scelta in totale tranquillità e spero che sia ovviamente questa di Napoli, ma non lo so. L’ultimo messaggio che gli ho mandato circa un mese fa, mi ha risposto dieci giorni dopo dicendomi che era convinto che mi aveva risposto già.
Ci sono anche capitani senza fascia? Assolutamente, credo che all’interno dello spogliatoio c’è bisogno di più figure che aitino i giovani e i nuovi acquisti, non c’è bisogno solo del capitano. Inevitabilmente all’interno del gruppo ci sono sempre 5-6 giocatori che sono la forza trainante, non c’è bisogno solo del capitano che deve far capire alcune situazioni e di far capire alla società quali sono le esigenze del gruppo”.
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