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Fedele: “Napoli-Roma, non c’è partita. Conte deve solo suicidarsi per non vincerla”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Il dirigente sportivo ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte 

Enrico Fedele, dirigente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte nel corso di Marte Sport Live.

“Il Napoli vincerà domenica: non c’è partita con la Roma attuale. Ranieri è un ottimo allenatore ma non può fare miracoli. Se gli azzurri non sbagliano in modo clamoroso vinceranno. La Roma è una squadra costruita male, perché la società ha speso soldi in ruoli in cui aveva già dei calciatori. Sarà una partita più importante per loro o per il Napoli? La Roma avrà qualche stimolo in più, i giocatori vorranno dimostrare che la posizione attuale non è colpa loro. Tuttavia, ripeto, sulla carta non c'è partita. Con l’attuale Napoli siamo tornati al calcio di Trapattoni, per non citare Allegri, quello tanto vituperato... Il calcio italiano è questo. L’intelligenza di Conte è stata quella di cambiare immediatamente mentalità e modo di gioco. Il Napoli è la sola squadra italiana ad avere otto giocatori oltre il metro e ottanta: è un aspetto che incide. Magari chi andrà allo stadio potrà storcere il muso, ma così vedrà un Napoli 'trapattoniano' riuscire finalmente a vincere.

Conte deve solo suicidarsi, salire sul grattacielo e buttarsi giù, per non vincere. Il Napoli porterà a casa il risultato. La Roma verrà a fare il catenaccio? No, perché non ha la squadra per farlo. Il catenaccio non la fanno gli allenatori, ma i calciatori: servono gli interpreti adatti. Tutti ne parlano in maniera sprezzante, parlando di ‘catenaccio’ come se fosse un non-gioco; è un gioco all'italiana, invece: proprio come quello del Napoli, che si difende in cinque abbassando Politano. Il Napoli ha bisogno di due cose: di coprirsi e che Lukaku giochi titolare. Sarà una partita in discesa: pensiamo già a Torino-Napoli! La Roma è una squadra costruita male, perché la società ha speso soldi in ruoli in cui aveva già dei calciatori: Baldanzi e Soulè sono doppioni”.