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interviste

Fedele: “Fiducioso per stasera. Ecco perché dico no a Mourinho al Napoli”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il dirigente ed opinionista è intervenuto a Radio Marte, soffermandosi sul calciomercato del Napoli

Enrico Fedele, dirigente ed opinionista, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte, soffermandosi sul calciomercato del Napoli.

Fedele sul calciomercato del Napoli

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“Io sono molto fiducioso per la partita di stasera: la Fiorentina porta tanti uomini nell’area avversaria, scoprendosi molto in difesa. Il Napoli non dovrà però sbagliare troppo sia in attacco che in difesa: i Viola attaccano bene e si difendono male, gli azzurri devono approfittarne sotto porta. Il primo tempo del Napoli contro la Salernitana è stato da dimenticare, nel secondo tempo si è giocato meglio ma è c’è stato anche un pizzico di fortuna, che serve sempre nel calcio e che potrebbe dare più fiducia ai calciatori. Il fatto che il difensore centrale non sia ancora arrivato è un pensiero: doveva arrivare subito, in realtà lo attendiamo da sei mesi, è abbastanza assurdo che non si ancora arrivato! Mourinho allenatore da Napoli? Mourinho ha bisogno di calciatori buoni, perché è un gestore ed un comunicatore affabulante. Non è un istruttore di calcio: il Napoli fa acquisti prospettici (vedi Traorè, Barak) e quindi ha bisogno di allenatori che sappiano forgiare i calciatori. Con l’addio di Zielinski e quello probabile di Osimhen, il Napoli si rifonderà e quindi ha bisogno di un allenatore che sia istruttore di calcio. Non critico la gestione del Napoli in toto, che è da dieci in pagella ma nella fattispecie discuto la megalomania del presidente che ad un certo punto ha pensato di poter svolgere anche compiti non suoi. De Laurentiis deve affidarsi ad un uomo di calcio oppure fare una rivoluzione all’interno della squadra. Ostigard mi sembra molto più difensore degli altri, non mi spiego perché non giochi. Lindstrom è un 9 e 1/2 è quindi non può fare il tornante. Quando però si preferisce un Zerbin, giovane, ad un acquisto molto oneroso viene qualche dubbio. Difesa a tre? Non partirà così Mazzarri, lo ha anche detto, ma credo che ci stia pensando. Un allenatore deve essere bravo a cambiar pelle anche a partita in corso. Essere oltranzisti sconfina nell’ostinazione, che è un difetto. Tra Raspadori e Simeone, preferisco sempre Raspadori, anche per partite come quella di stasera. L’italiano è più rapido, alla Schillaci, negli ultimi venti metri ha ottima capacità di controllo della palla nel breve e andare velocemente al tiro”.



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