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interviste

Fedele: “ADL era convinto su Garcia per un motivo. Ecco chi mi ricorda Raspadori”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il dirigente e opinionista ha parlato a Radio Marte soffermandosi sul tecnico francese e l'attaccante azzurro

Enrico Fedele, dirigente e opinionista, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte, soffermandosi sulla sfida tra Napoli e Milan e il momento della squadra di Rudi Garcia.

Fedele su Napoli-Milan e Raspadori

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Domenica è la prova del nove per il Napoli? Più per il Milan, che rischia seriamente un cambio di allenatore in caso di sconfitta. Se il Napoli perde, invece, non c'è sostituto che possa rimpiazzare Garcia, quindi è solo Stefano Pioli a rischiare la panchina. De Laurentiis sta facendo l'insegnante di sostegno di Garcia, che ha voluto cambiare tutto rispetto a Spalletti. De Laurentiis voleva una sterzata ed avrebbe cambiato il mister durante la sosta, ma non ha trovato un'alternativa valida ed è intervenuto in prima persona, per paura che arrivasse il 'mammone', quello che un tempo si usava per spaventare i bambini. Ricordiamo tutti il Napoli brillante dell'anno scorso, ma Garcia non è d'accordo con chi lo ha preceduto ed ha cominciato il campionato facendo di testa sua. Ora, pare si sia ravveduto su qualcosa, ma deve migliorare nelle sostituzioni.

Il presidente era convinto d'aver preso un altro allenatore alla Spalletti, ma Garcia è ben diverso. Il primo a rimanere molto deluso da quanto fatto vedere dall'allenatore attuale in termini di gioco espresso, secondo me, è proprio il patron azzurro. Il cambiamento non c'è stato tanto nel modulo, quanto nell'atteggiamento della squadra. Un cavallo abituato ad andare al trotto, non puoi mandarlo al galoppo. La scelta su Garcia è stata fatta dopo un casting di venti allenatori in virtù di quanto aveva mostrato anni fa in Italia: aveva fatto bene, ma alla Roma aveva un centrocampo robusto. Questa è stata la molla che ha spinto De Laurentiis a scegliere Garcia, che però una volta arrivato a Napoli ha voluto modificare certe cose. Raspadori ricorda il miglior Schillaci: è una punta che svaria, però è rapidissimo nel controllo e nelle esecuzioni. Se trova qualche difensore non svelto di passo ma forte nell'allungo, ecco che gli mangia subito qualche metro con le sue movenze e la sua tecnica".



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