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interviste

Fedayn, Cosentino: “Chiesta free zone per accedere coi tamburi. Non gira droga in Curva”

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A Radio CRC è intervenuto il leader del gruppo ultras Fedayn, soffermandosi sugli scontri al Maradona in Curva B

Domenico D'Ausilio

Ai microfoni di Radio CRC è intervenuto Alessandro Cosentino, leader del gruppo ultras Fedayn, soffermandosi sugli scontri al Maradona in Curva B durante Napoli-Milan.

Fedayn, Cosentino sugli scontri ultras in Curva B

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Cosa sta accadendo in curva B? Più che essere un leader, sono uno che frequenta da più tempo la curva. Le cose si sono messe in una maniera strana, ci sono delle situazioni che vanno spiegate ai napoletani. La questione bandiere, aste e tamburi? Il problema del regolamento d’uso viene applicato solo alle curve perché poi anche nei distinti entrano striscioni e bandiere per cui è un provvedimento dedicato esclusivamente alle curve. Abbiamo fatto delle richieste al dottor Formisano, ai responsabili dello stadio, alla questura di Napoli, un po' a tutti gli organi di competenza per avere una zona centrale, una free zone dove poter accedere con bandiere tamburi, cori così da non disturbare gli altri tifosi. Inoltre, noi non tesserati con la Fidelity card, da qualche mese abbiamo chiesto di abbonarci, ma non ci è stato dato l’ok. Ci è stato detto che non possiamo entrare tamburi: il Napoli dice che è la questura, la questura dice che è il Napoli. Secondo me è stato De Laurentiis, ma questo è un mio pensiero. Noi delle curve non abbiamo mai chiesto agevolazioni, mai chiesto biglietti gratis, le coreografie sono frutto delle nostre collette. Al Napoli abbiamo chiesto solo agevolazioni per acquistare i biglietti, ci aspettavamo che il club ci premiasse. Nelle altre società non solo ci sono fan zone, in alcune club hanno creato anche delle torrette e parlo di stadi italiani".

Sul dissenso verso De Laurentiis

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"Nelle curve c’è nervosismo e non ci stiamo godendo ciò che stiamo vivendo. Ciò che dice De Laurentiis però non è vero: quando parla di spaccio di droga nelle curve non è vero. Certamente ci saranno gli scavalcamenti, anche la questione del biglietto nominativo è vera, ma mi preme dire che non girano spacciatori e droghe nelle curve. Se fosse vero che alcune persone sono state fermate per droga, dovrebbero esserci anche gli arresti e questo non accade, lo so per certo. Non è vero che ci sono stati fermi per possesso di droga. De Laurentiis dice che nelle curve si spaccia e io sono qui a dire che non è vero, potete scegliere anche un centro in cui andare a verificare. È brutto sentire sparare a zero su un popolo che sta aspettando solo di festeggiare. Al di là della vittoria sportiva, questa città ha bisogno di una vittoria sociale che serve per svoltare. Napoli fa invidia a tutto il mondo per turismo, organizzazione e questa vittoria doveva essere qualcosa di bello, peccato si sta sporcando. Detto questo, gli scontri in curva di certo non sono cose belle e non dovrebbero accadere. Lasciatemi dire un’altra cosa: noi viviamo a Napoli, conosciamo le problematiche delle persone, non siamo a Milano, Londra o Parigi. Se parliamo della prossima partita, un padre ed un figlio per andare allo stadio nel settore popolare devono spendere 180 euro e non è proprio il modo giusto per creare uno stadio in cui partecipino le famiglie, come chiede De Laurentiis”.