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interviste

Febbrari: “Lavezzi era in sovrappeso, gli dissi una frase su un tatuaggio”

Giovanni Montuori
L'ex preparatore atletico del Napoli ha rivelato un retroscena sul Pocho

Luigi Febbrari, preparatore atletico, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

“Si gioca troppo nel calcio? Dico basta! Questi problemi, fino a ieri, erano stati addebitati al preparatore atletico ed è ora di finirla. Cacciano via i preparatori, ma non hanno capito che il momento di recupero è allenante, ma per sponsor e tv i calciatori continuano a rompersi. Dopo due o tre giorni di ritiro precampionato ti fanno già fare una partita, ma non contro i montanari, ma con una squadra di pari livelli. Perchè lo fanno? Perchè devono fare gli abbonamenti. Se un preparatore non ha tempo per lavorare non è giusto che vengano cacciati. A settimana piena si lavora l’11%, quindi anche in una situazione di normalità i tempi son questi. I ritmi sono altissimi. Non si devono nemmeno forzare i tempi di recupero. Una volta dopo una partita era normale aspettare il recupero di 72 ore, ora sono diventate 48. Lavezzi? Quando arrivò a Napoli era un po’ robusto. Ha un tatuaggio sulla pancia che è una pistola, io gli dissi ‘Ehy, Pocho, è diventato un fucile eh’. Lui si giustificava dicendo che si sarebbe messo in forma e andò così per fortuna. Quando ero a Napoli mi fidavo ciecamente del dottor De Nicola e la sua decisione era improrogabile. Quando mi dava l’ok allora iniziavamo a lavorare sul campo col calciatore”.