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Fassone: “Se la Roma ha chiesto Chiavelli, De Laurentiis ha fatto bene a rifiutare”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
L’ex DG del Napoli ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su KKN

Marco Fassone, ex DG del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Chiavelli ha giocato un ruolo molto importante nell’attività di De Laurentiis. I due sono in simbiosi da sempre, ancor prima che De Laurentiis acquistasse il Napoli. Il ruolo di Chiavelli è delicato, deve far quadrare i conti e deve trovare un equilibrio con la gestione degli ammortamenti che all’epoca solo il Napoli faceva in A. Se la Roma l’ha richiesto ha fatto bene De Laurentiis a dirgli di no. Stadio di proprietà? È importante dal punto di vista patrimoniale perché inserire nel bilancio anche gli introiti dello stadio vuol dire che il valore del patrimonio aumenta. Oggi il Napoli è leggero tanto quanto fu acquistato 20 anni fa, ma lo stadio di proprietà dà appeal e valore al di là dell’aspetto sportivo. Poi avendo uno stadio di proprietà si può ottimizzare la parte dei ricavi che oggi per il Napoli sono ancora troppo bassi.

La Juventus giocava al Delle Alpi fino al 2006 e vinceva tutto, aveva una squadra schiacciasassi. Ciò nonostante la Juventus ricavava 28 mln all’anno da uno stadio di 76mila posti. Quando ha ridotto la capienza dello stadio nuovo a 40 mila spettatori, al primo anno di apertura dello stadio la Juventus fece 43 mln di euro di fatturato che poi col tempo son diventati 60. Il 10% della capienza si considerano per i posti corporate, per aziende varie, che da soli sono il 40% del fatturato. I settori popolari devono restare accessibili, ma si riempiono di servizi altre aree che sono a servizio della grandi aziende che possono scaricare i costi. In più lo stadio si può sfruttare per eventi e convegni, poi lo stadio lo intitoli a qualche azienda importante. La somma di questi numerini fa sì che il ricavo sia importante. Quando si è in affitto o in concessione con un ente pubblico, ogni piccola modifica che vuoi fare richiede tempi infiniti, costi, gare di appalto pubblico e tante cose che allungano i tempi che fanno impazzire un privato. Se poi diventi proprietario agisci come ti pare, quando vuoi e coi fornitori che scegli tu. De Laurentiis è ricco di sorprese, sempre, e non vorrei che ora ci siano solo schermaglie col Comune. In Italia ho sentito progetti di stadi costruiti fuori città, ma gli uni veri progetti fatti sono di risistemazione degli stadi esistenti. In vista del 2032 la cosa più facile da fare è operare sul Maradona. Zavanella? E’ una garanzia dal punto di vista di esperienza, competenza e passione per il calcio. Con noi alla Juventus fece un lavoro egregio, ci permise di costruire uno stadio con un costo che fu di 3mila euro a posto, che fu un costo straordinariamente basso. De Laurentiis ha fatto bene ad affidarsi a lui”.