"Il mercato di gennaio è definito non a caso “di riparazione”. Questo perché di solito si possono prendere giocatori che vengono da un inizio di stagione difficile, dove ad esempio hanno giocato poco. Si potrebbero creare delle occasioni, ma di certo è molto difficile fare acquisti progettuali. Questo perché i giocatori che stanno facendo bene semplicemente non sono sul mercato, ma si aspetta l’estate per eventuali cessioni. Per quanto riguarda le scelte, si proverà a prendere giocatori pronti per la Serie A. L’obiettivo principale è la difesa, ma occhio alla concorrenza di Milan e Roma, anche loro in cerca di rinforzi in difesa".
Meluso arrivato molto tardi la scorsa estate, è stato sottovalutato l’addio di Giuntoli? Possibile l’arrivo di un altro dirigente a giugno?
"De Laurentiis fa capire che nessuno è incedibile e quindi anche i dirigenti non sono intoccabili. Quando ci sono contratti pluriennali è sempre difficile ipotizzare un divorzio anticipato. Se De Laurentiis vorrà rifondare seriamente la società non si esclude nulla. Va detto anche che Meluso ha una operatività ancora non ben chiara, nel senso che non si è ancora capito chi decide effettivamente i giocatori da prendere e cedere. Sarebbe opportuno che si faccia chiarezza in questo senso, anche per rispetto dei tifosi".
In che modo Mazzarri potrà aiutare il Napoli ad uscire dalle sabbie mobili in cui pare essersi arenato?
"Mazzarri ha avuto la grande fortuna di essere accolto benissimo, perfino con entusiasmo. Un credito inaspettato che purtroppo sta finendo. I risultati sono peggiori rispetto a Garcia (guardando la media punti) e pesano le tre sconfitte in campionato arrivate quando la squadra doveva rilanciarsi. Dopo la Roma l’ho sentito in difficoltà. Parlava di superiorità prima del rosso a Politano, quando il Napoli non aveva creato quasi niente e la Roma stava facendo la sua partita. Ha parlato chiaramente di giocatori fuori forma, iniziando a spostare il mirino lì dove puntava anche Garcia. Poi si è aggrappato al possesso palla, solitamente una sorta di ultima spiaggia quando si tratta di prestazioni negative. Ha detto di essere sulla strada giusta, quando il Napoli sembra in declino costante. Infine parla di “barzellette” quando si ipotizza la difesa a 3. In realtà è il modulo con cui ha costruito la sua idea di calcio e portato avanti la sua carriera. Penso che Mazzarri dovrebbe iniziare a plasmare il Napoli secondo le sue idee e mettere fine al discorso continuità con la scorsa stagione. Purtroppo questa, tra Garcia e Mazzarri, è diventata una barzelletta".
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