Calcio Napoli 1926
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Eraldo Pecci: “Lobotka come Bennacer, il Napoli è imbattibile”

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"Champions? Ora viene il bello"

Emanuela Castelli

Eraldo Pecci, ex centrocampista azzurro, esalta le qualità tecniche di Stanislav Lobotka, pedina irrinunciabile nello scacchiere tattico del Napoli di Luciano Spalletti. Merito del tecnico? Non solo: le sue doti - dice il grande ex - non erano mai state messe in discussione. Piuttosto, le sue condizioni fisiche delle passate stagioni alimentavano dubbi e ne inficiavano il rendimento.

Pecci: "E' un Super-Napoli"

Eraldo Pecci: “Lobotka come Bennacer, il Napoli è imbattibile”- immagine 2
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Ecco quanto, dell'intervista rilasciata da Pecci al Corriere dello Sport, evidenziato da CalcioNapoli1926: "Quando è arrivato in Italia aveva qualche chilo di troppo da smaltire (...) Col tempo, risolto il problema peso, ha dimostrato a tutti di essere un grande giocatore. Le qualità non erano mai state in discussione, il problema era metterle in evidenza (...) Non sbaglia mai un passaggio in uscita e fa correre sempre l'azione. E' nel cuore della squadra, gli sono tutti vicino e quando la squadra si allunga è lui ad accorciarla, per posizione geografica tocca sempre più palloni di tutti e sbaglia pochissimo (...) Questo Napoli ti strappa gli occhi e quando lo guardi ti viene solo voglia di applaudirlo a prescindere dagli interpreti. In questo gioco si esaltano tutti. Se perde palla tutti accorciano, c'è una chimica e un'organizzazione tattica perfetta. E' una squadra che sembra imbattibile e in questo contesto Lobotka sembra il Bennacer del Milan che ha vinto lo scudetto lo scorso anno (...) Anguissa come Kessié?Sì, per caratteristiche sì, ma sapete chi mi ricorda anche? Il babbo. Quello che dice ai figli: divertitevi voi che a tutto il resto ci penso io. E' l'uomo della fatica ma unisce anche tanta qualità. Giuntoli è stato bravo a scoprirlo come Kim e Kvaratskhelia, ma è stato anche fortunato perché i nuovi si sono subito inseriti grazie all'empatia tattica del gruppo (...) Il Napoli ha dato spettacolo fino a questo momento e può arrivare ovunque, ma ora viene il bello. Giocare in Europa è diverso che in campionato. Non sono mai partite normali tra voli, alberghi, lingue diverse, nuove abitudini, stress. Per la squadra di Spalletti le prossime partite saranno come degli esami (...) Non vedo in Europa, ad oggi, una squadra che possa contrastare il Napoli, ma quando vai avanti in una competizione come la Champions League conta tanto anche l'esperienza e da questo punto di vista il Napoli può pagare qualcosa. Mi auguro di no, ma è un aspetto da prendere in considerazione".