Se arriva avrò un regalo (il rinnovo). Col tecnico Nicola e lo staff il dialogo è buono, con i ragazzi pure".
Che ruolo predilige?
"Oggi punta centrale. Ma posso fare il trequartista, o spostarmi sull'esterno a sinistra".
Ma ha visto quanto corrono Cambiaghi e Cancellieri?
"Alla loro età andavo più veloce di loro e glielo dico".
Lei sembra un altro: più riflessivo, dispensa consigli ai più giovani, è diventato papà. A 18 anni era decisamente diverso.
"Le stupidate fanno parte dell'età. Oggi ho due figli, una di 6 anni, l'altro di 3. Vivono con la mamma in Francia, ma appena possibile li vedo. A Empoli sono solo. Ho fatto un mese di Ramadan e il club mi è stato vicino. Prego 5 volte al giorno. Mentalmente devi volerlo fare".
Quando era al Milan era un po' meno riflessivo.
"Ho imparato. Imparare è im-portante. Ho sbagliato qualche scelta, ma non mi pento, mi sento ancora benissimo. Solo più maturo di prima".
Lei è alla dodicesima squadra in carriera. A quale di tutte quelle in cui è stato si sente più legato?
"Milan e Rennes. Bellissimi ricordi. E mi sentivo al centro del progetto. Ho fatto la Champions. Ho avuto al Milan la fiducia di Sinisa Mihajlovic, ma anche con Montella mi sono trovato bene, poi le nostre idee non erano più le stesse. Ma lo stimo tanto".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA