E Cavani?
"Quasi al livello del Pipita. Anche lui fortissimo, ma forse meno bravo tecnicamente. Personalmente preferivo giocare con Gonzalo".
Con il Napoli di Mazzarri hai debuttato anche in Europa League.
"Ho un brutto ricordo di quella partita. Giocavamo contro gli svedesi dell'AIK, io ero titolare: il primo tempo lo facciamo tutti male, il mister nell'intervallo ha deciso di togliere me e io non l'ho presa benissimo".
Cosa gli hai detto?
"A lui nulla, avevo 22 anni e non mi sono permesso di prendermela con Mazzarri. Ma dentro di me avevo una gran rabbia".
Come ti sei trovato a Napoli con Sarri?
"Tatticamente un fenomeno, nel rapporto personale abbiamo avuto qualche problema".
Raccontaci.
"Il primo anno mi sono trovato bene, nonostante entrassi spesso dalla panchina e io a 25 anni avevo voglia di giocare di più; ma accettavo le sue scelte. L'ultimo giorno di mercato tra la prima e la seconda stagione Gasperini mi chiama per portarmi all'Atalanta, io volevo accettare ma Sarri mi disse che mi avrebbe fatto giocare di più".
E?
"Scoprii dalla tv che non mi aveva inserito neanche in lista Champions. Litigammo per 2 mesi e a gennaio andai all'Empoli con il ds Accardi, mio ex compagno a Brescia, che mi convinse a preferire loro alla Lazio di Tare. Oggi quando vedo Sarri lo saluto, ma quell'episodio non lo dimentico".
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