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interviste

Eintracht, Glasner: “Il Napoli vincerà lo Scudetto. Maradona idolo. Su Spalletti…”

Francesco Casillo

Le parole di Glasner

Oliver Glasner tecnico dell'Eintracht Francoforte ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. L'allenatore austriaco ha detto la sua sulla duplice sfida con il Napoli e non solo. Glasner ha difatti commentato la gestione della rosa da parte di Spalletti e l'exploit di Kvara.

Qui Eintracht, parla Glasner: "Il Napoli vincerà lo Scudetto ma in Champions possiamo spuntarla noi!"

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Di seguito ecco le dichiarazioni di Glasner: "Penso che il Napoli vincerà il titolo italiano, il primo dopo Maradona. Diego è stato un idolo della mia gioventù, avevo 12 anni quando Maradona incantava al Mondiale ’86. Era il più grande. Mi fa piacere ora per la squadra, per la città e per i tifosi. Ma con tutto il rispetto che ho per Napoli, sul campo non regaleremo niente, cercheremo di andare avanti.

La mia idea di calcio? Parliamo di un calcio “attivo”, come fa anche il Napoli. Mi impressiona il suo modo di giocare, un modo un po’ anti italiano, se posso dirlo. Penso che il Napoli giochi il calcio più propositivo in Italia. Anche noi vogliamo sempre mettere pressione all’avversario. Cerchiamo di essere sempre in superiorità sulla palla, con intensità dinamica per trovare molto velocemente la strada per la porta. E con il possesso, anche qui vedo paralleli col Napoli, vogliamo avanzare con il gioco corto e le posizioni giuste tra le linee, per cercare gli spazi dietro la difesa. Il Napoli cerca l’ampiezza, anche i nostri esterni la cercano o combinano basso con i centrali.

Il Napoli ha punti deboli? Non troppi. Ma ogni squadra ha le sue debolezze. Credo che il Napoli abbia un grande equilibrio, molti parlano dell’attacco ma prende pochissimi gol, concede pochi tiri, c’è sempre una grande protezione difensiva. Complimenti a Spalletti, ma ci sono anche spiragli. Il Napoli è costante: abbiamo bisogno di una giornata top, ma sono convinto che possiamo creare qualche occasione, poi servirà efficacia sotto porta. 

Kvara? Non lo conoscevo. Mi ha sorpreso che un giovane georgiano abbia così tante qualità e si sia imposto così velocemente in Serie A, non è facile. Resta largo e poi ha un dribbling all’interno, calcia di destro e sinistro. E’ importante che non lasciamo da soli i nostri esterni e li sosteniamo, per poter controllarne le qualità".