L'ex laterale azzurro rianima la polemica in merito alla debacle arrivata in terra cinese
Andrea Dossena, allenatore della Pro Vercelli, nonché ex calciatore azzurro, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte alla vigilia della sfida di Supercoppa tra Napoli e Fiorentina, riaprendo inoltre il dibattito sulla celebre finale perduta contro la Juventus, nell'estate del 2012, con il risultato di 4-2 in quel di Pechino.
Napoli, Dossena reclama vendetta per Pechino 2012
—
Di seguito quanto dichiarato:
“La finale di Supercoppa a Pechino persa col Napoli è una ferita ancora aperta. Mi sono sentito preso in giro in quella partita, non si è mai visto che si viene cacciati via, in gare del genere, per una parola di troppo che peraltro Pandev espresse a distanza e al guardalinee, che richiamò l’arbitro. Ci siamo sentiti un po’ derubati, anche perché eravamo in dominio della partita e proprio Pandev, che fu espulso, era forse il migliore in campo. Mazzoleni espulse, dopo Pandev e Zuniga, anche me, visto che ebbi 2 giornate di squalifica per le proteste che rivolsi al guardalinee a fine partita.
Mazzarri avrà una motivazione in più. Il mister è stato catapultato di nuovo a Napoli e sta cercando di portare tranquillità ad un ambiente che dall’euforia dello scudetto si è ritrovato in una posizione di classifica non consona alla qualità della squadra. Mi sento di dire, avendo visto la squadra a Torino, che i ragazzi, indipendentemente dal presidente e dell’allenatore, non possono essere quelli che ho visto in campo. Possono fare molto di più.
Con gli stimoli della coppa, troveremo un’altra squadra in campo e per questo oggi sento di fare un grande incoraggiamento soprattutto ai calciatori attuali del Napoli. Per quello che ho visto a Torino, in questo Napoli la mancanza di Osimhen si fa sentire. Non avere un giocatore di livello mondiale come lui pesa eccome. Il morale della vittoria colta al 96’ può essere importante, ma non scaccia via tutti i problemi. La Supercoppa è una gara a sé, puoi spingere al massimo.