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interviste

Dionigi: “Un aspetto è fondamentale per Conte, vi spiego. Su Osimhen…”

Bruno Stampa
Le dichiarazioni dell'allenatore ed ex calciatore azzurro

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Davide Dionigi, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Torino. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Le parole di Dionigi

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Cosa dobbiamo aspettarci da Antonio Conte? Cosa accadrà sugli esterni?

“Penso che di base ci sarà una difesa a tre e, dunque, la scelta dei giocatori sarà fondamentale. Buongiorno, difatti, era già abituato ad uno schema a tre. Oltre al modulo, serviranno calciatori di gamba, aggressivi. I quarti di centrocampo dovranno saper spingere e disimpegnarsi nelle due fasi”.

Il tecnico sta puntando su una squadra anche fisica, un aspetto che mancava agli azzurri.

Il mister si porta dietro anche l’esperienza inglese, dove ha capito quanto sia fondamentale l’aspetto fisico. In questo momento, nel calcio si preferisce la fisicità, naturalmente da abbinare sempre alla qualità”.

Se Buongiorno fosse cresciuto in un top club il suo percorso sarebbe stato diverso e il calciatore sarebbe esploso prima?


E’ un po’ il dilemma del calcio italiano. Visti gli ultimi anni, anche della nostra Nazionale, se ne sta parlando tanto. Ci sono giocatori che, per tanti motivi, vengono preferiti per far spazio ad altri, pur essendo meritevoli. Arrivano in ritardo, a differenza degli altri campionati dove i 2005 giocano tranquillamente. A volte, anche la pressione sull’allenatore è molto alta. È un discorso ampio, ma è certo che, ad oggi, a 24 anni dovresti già essere un calciatore pronto. Nel percorso di un calciatore a fare la differenza è anche il tipo di allenatori o dirigenti che ti guidano. È il contesto ad essere determinante”.

Se fosse stato il tecnico del Napoli, si sarebbe opposto alla cessione di Osimhen o avrebbe ritenuto che con i soldi della cessione si sarebbe potuto costruire un Napoli competitivo?

Sicuramente perdi un top player. Se, però, Conte ha avallato la cessione è perché c’erano accordi imprescindibili. Il Napoli potrà contare su un gruzzoletto che consentirebbe di trovare un adeguato sostituto. Sono sicuro, d’altronde, che il mister punterà anche allo scudetto e, per questo, cercherà una punta che possa garantire certezze”.

Potrebbe essere importante garantire ad Antonio Conte i nuovi acquisti nel minor tempo possibile?

Tutti noi vorremmo avere la squadra già pronta. Oggi, tante volte le squadre vengono completate a pochi giorni dall’inizio del campionato, ma i giocatori vanno allenati. La fortuna è essere lungimiranti, aver già lavorato prima. È importane soprattutto per il calcio di Conte, ben codificato e dove tutti sanno cosa fare”.

Quanto può spostare gli equilibri Lukaku? Con lui il Napoli sarebbe da scudetto?

“Se sta ancora bene, Conte lo prende. Il mister non punterebbe su un giocatore che non è più quello di una volta. Sa che può metterlo a posto con le sue metodologie di lavoro. È un attaccante che, specialmente nel nostro campionato, può spostare gli equilibri”.

Se dovesse uscire Osimhen, ci sarebbe un veto sulla cessione di Kvaratskhelia?

Sarebbe una perdita importante. Sarebbe necessario rimpiazzarlo con un giocatore importante. Non è questo che spaventa Conte. È un allenatore talmente bravo ad incidere nel breve periodo che, pur essendo una perdita importante, riuscirebbe a plasmare calciatori che possano essere dei soldatini”.