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Di Napoli: “Scudetto? L’Inter la squadra da batter. Lukaku fondamentale per Conte”

Sara Ghezzi
Le parole dell'ex attaccante

Nel corso della trasmissione "1 Football Club" in onda su 1 Station Radio è intervenuto Arturo Di Napoli. L'ex attaccante ha parlato della lotta scudetto e del percorso intrapreso dal Napoli. A seguire le sue parole.

Di Napoli: "Scudetto? L'Inter la squadra da batter. Lukaku fondamentale per Conte"

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Qual è la squadra da battere nella corsa allo Scudetto?

“L’Inter è ancora la squadra da battere. A livello difensivo concede di più dell’anno scorso. Tuttavia, era anche difficile ripetersi. L’anno scorso hanno fatto un campionato straordinario, non hanno sbagliato niente. In ogni caso sono ancora la favorita per lo Scudetto certamente. Sono arrivati primi l’anno scorso”.

Quali possono essere le insidie per il Napoli?

“Le insidie per il Napoli sono tante. C’è da dire però che il Napoli è primo meritatamente. Hanno uno spirito incredibile e in questo l’arrivo di Lukaku è stato importante. Lukaku è uomo squadra fondamentale, non a caso lo ha voluto Conte. Poi Conte è bravissimo, è difficile che sbagli, ma calma siamo all’inizio”.

Su Lukaku?

“Per gli equilibri di Conte é fondamentale. Non è un caso che quando i due sono nella stessa squadra rendono al massimo. Lukaku è un giocatore che fa reparto, fa gol, fa respirare, fa fare tanti gol. É diverso da Osimhen chiaramente. In questo momento bisogna pensare a Lukaku, che rispetto a Osimhen è più uomo squadra, fa meno gol ma fa segnare di più”.


Su Vlahovic?

“Con Motta, Vlahovic a livello realizzato sta facendo bene. A me, personalmente non piace molto, non è un giocatore da 60 milioni. Tutti possono sbagliare. Il giocatore forte deve mettere a disposizione della squadra, come Lukaku e Vlahovic non lo fa”.

Sugli arbitri?

“Gli errori, se dettati da buona fede, possono capitare. Quello che mi sorprende è che il VAR non interviene in modo giusto. Ci sono errori che mettono a rischio anche le panchine degli allenatori perché poi gli errori incidono sui risultati. Gli arbitri sono sempre stati protagonisti”.